Porto città di sole, mare, buon cibo e grande calcio. Tanti campioni ne hanno scritto la storia e molti altri continuano oggi ad indossare con rispetto la maglia biancazzurra di una delle compagini più famose non solo del Portogallo. Seconda nel campionato lusitano con un ritmo da top europea qual è, continua ad infiammare la corsa al titolo contro i rivali di sempre del Benfica: capolisti con ben 8 punti di differenza.
Squadra spesso giovane ma esperta e vincente, a conferma di un progetto di scouting che l’ha sempre contraddistinta nel panorama internazionale grazie a dei colpi che con il tempo si sono rivelati grandissime scoperte. Un fattore sempre più determinante in uno sport che da sempre pone le proprie basi sulla maturazione dei più giovani talenti, e in questo il Porto non ha mai deluso le aspettative.
In attesa di conoscere il proprio destino in Champions League, appuntamento alle 21 di Martedì 14 marzo proprio all’Estádio do Dragão contro l’Inter, in società si iniziano a muovere le prime pedine nel gioco del calciomercato. In tal senso Uribe prepara ormai le valigie, su di lui in pressing c’è il Flamengo e i lusitani studiano la contromossa Ardon Jashari. Un giovanissimo centrocampista del 2002 di origini albanesi, oggi al Lucerna e già parte integrante della nazionale Svizzera (era al Mondiale di Qatar). Tanta costanza negli anni ma poca partecipazione con gol e assist: rispettivamente 9 e 7 nelle ultime due stagioni, abbastanza però da drizzare le antenne di un’altra top come il Napoli che si è fermata però a recuperare qualche informazione non più approfondita. Gente che va, gente che viene nella città del sole, che vuole continuare a stupire.
In collaborazione con Ermanno Aparo, da Porto