esonero

Un argomento molto delicato è quello dell’esonero. Un’azione che può determinare le sorti di una squadra, nel bene o nel male. Ad oggi sono già 4 le panchine saltate in Serie A: Monza, Bologna, Sampdoria e più recentemente, Hellas Verona.

Quanto influisce un esonero?

Negli ultimi anni non si sono mai visti così tanti esoneri dopo solo 9 giornate di campionato. I più veloci, però, sono stati la scorsa stagione, e stiamo parlando degli esoneri di Semplici e Di Francesco, rispettivamente licenziati da Cagliari ed Hellas Verona dopo solamente 3 giornate. Ma che effetto ha il cambio di allenatore sulla media punti? Nel triennio dal 2017 al 2020, la media punti di una squadra dopo aver esonerato l’allenatore si è alzata di 0.18 punti, passando da una media di 0.96 per gli allenatori esonerati ad una media di 1.14 per i loro successori. Salvo eccezioni, tra le quali quella di Ivan Juric a Genoa che di fatto abbassò la media punti del suo predecessore Ballardini di ben 1.26 punti.

Top & Flop

Al momento in Serie A, la squadra che sta rispondendo meglio dopo l’esonero dell’allenatore è il Monza: da quando Stroppa se n’è andato, per i neopromossi 3 vittorie di fila e record in tal senso. Mentre quella che, malgrado le possibilità e il valore della rosa, sta facendo l’esatto contrario è la Juventus. Dopo aver raccolto l’eredità di Pirlo con un primo grande entusiasmo della tifoseria bianconera, la truppa di Allegri non riesce ancora a decollare: la Vecchia Signora è ottava in Serie A con 13 punti in 9 partite e terza, ad un passo dall’eliminazione, in Champions League. Un rendimento che mette i brividi ma che non basta a spingere la società a un nuovo cambio della guardia, come fatto in precedenza con i “vincenti” Sarri e Pirlo. Una situazione spinosa ma sicuramente influenzata dalle questioni economiche che ancora inginocchia tutto il settore calcio.