La fase della Champions League che inizia a scottare per davvero si apre con due match spettacolari, per quanto diversi: il Benfica asfalta il Club Brugge e torna ai quarti della massima competizione europea dopo 7 anni, il Chelsea ribalta il Dortmund a Stamford Bridge e prova a riscattare una stagione buia.

Benfica-Club Brugge: manita stellare in Champions

Ora è ufficiale: la sorpresa della Champions è la squadra di Schmidt; i lusitani, dopo lo 0-2 dell’andata, hanno il merito di entrare in campo e mettere subito le cose in chiaro, con Joao Mario che dopo poco più di 90 secondi dal fischio d’inizio si vede bloccare la sua candidatura al prossimo premio Puskas da un fuorigioco ad inizio azione, ed andando a riposo con due gol di vantaggio sui nerazzurri del Belgio.

Nel secondo tempo, i portoghesi giocano con l’autopilota e infliggono un netto 5-1 alla squadra di Parker: chi beccherà la squadra prima in Primeira Liga, con 8 punti di vantaggio sul Porto secondo, dovrà fare i conti anche con la bolgia del Da Luz; lo stadio di Lisbona trabocca di passione verso Le Aquile, tanto che in certi momenti sembra prossimo a crollare.

Questo è anche il trionfo di Rui Costa, presidente dei lisbonesi: la cavalcata del Benfica, vittorioso sia in patria che in Europa, comincia addirittura dal doppio preliminare con Midtylland e Dinamo Kiev, proseguendo poi per la vittoria nel girone in faccia a Juventus e PSG e al grande distacco dagli avversari di sempre in campionato, con Joao Mario & Co. pronti a rimettere le mani su quel titolo che manca dal 2019.

Chelsea-Borussia Dortmund

Missione riuscita per il Chelsea: è stato ribaltato l’1-0 del match d’andata, siglato Adeyemi, grazie alle firme di Sterling, fino a quel momento il peggiore in campo, ed Havertz, che al secondo tentativo realizza dagli 11 metri e fa impazzire Stamford Bridge.

Il match, iniziato con 10 minuti di ritardo causa il traffico in cui è rimasto imbottigliato il pullman dei tedeschi, è nettamente segnato dall’infortunio di Brandt: l’uomo più in forma dei gialloneri è costretto ad abbandonare il terreno verde dopo poco meno di 300 secondi dal fischio d’inizio, e quindi la squadra di Potter riesce a prendere il comando delle operazioni.

Gli inglesi mantengono così viva una stagione che poteva chiudersi con l’avventura europea, visto il netto distacco dal quarto posto: attenzione ai londinesi, vincitori della Coppa dalle Grandi orecchie in due occasioni, entrambe con un allenatore subentrato a stagione in corso (prima Di Matteo, poi Tuchel); certo, dire che i problemi dei Blues siano risolti è sbagliato, considerando la carenza di gol e la difficoltà ad essere continua in fase realizzativa per una squadra che ha speso mezzo miliardo in sei mesi, ma i segnali di ripresa ci sono.

La squadra di Terzic, invece, potrà concentrarsi esclusivamente sulla ricerca del colpo grosso in campionato, cercando di recuperare qualche infortunato, uno tra tutti Adeyemi, che poteva incidere contro una difesa per necessità alta, soprattutto nel primo tempo.

Nonostante la sconfitta, il cielo della capitale inglese si dipinge di giallo-nero: grandissimo merito ai tifosi del Borussia Dortmund che, in una partita giocata in settimana e a 610 km di distanza, tanto che in alcuni momenti sembra che il match si giochi al Signal Iduna Park. Se il buongiorno si vede dal mattino, lecchiamoci i baffi: ne vedremo delle belle, la Champions è sempre uno spettacolo.