Sembrava la storia infinita ma l’Inter e Skriniar hanno deciso di chiudere nel modo peggiore. Il lato materiale ha superato ancora una volta la forza della passione e risucchiato il centrale nel vortice di un calcio che inizia a non incarnare più i vecchi valori. Nel suo futuro ora c’è solo il Paris-Saint-Germain, ma prima c’è da chiudere l’anno in nerazzurro. A partire, anzi ripartire quasi, proprio dal Derby più importante dell’anno dove sembra sempre più certa una sua partecipazione dal primo minuto.

Passato indubbiamente alla storia del calcio come uno, se non il migliore, difensore della storia recentissima dell’Inter. Al punto da arrivare a conquistare meritatamente la fascia di capitano, anche grazie al caso Handanovic e all’infortunio di Brozovic, che lo hanno aiutato a scalare nelle gerarchie prima del fattaccio. Ma i nerazzurri hanno bisogno di lui per l’ultima volta, già nella partita che potrebbe indirizzarli verso il traguardo più dolce, Napoli permettendo. Negli ultimi anni infatti, proprio gli scontri diretti tra Inter e Milan sono risultati decisivi nell’economia del campionato, da una parte e dell’altra: con una vittoria la squadra di Inzaghi andrebbe a +5 sui cugini rossoneri, che sprofonderebbero in una crisi ancora più nera di quella attuale. Viceversa, il Milan con una vittoria tornerebbe sopra l’Inter, rialimentando i fantasmi che aleggiano in casa nerazzurra, anche impropriamente, ogni volta che si incappa in un risultato negativo.

Skriniar, San Siro ti aspetta

Milan da una parte e pubblico dall’altra, con il quale bisogna indubbiamente fare i conti su una decisione che può avere più ripercussioni. La paura della forte reazione di San Siro ha convinto Inzaghi a tenere ai box Skriniar almeno per il match di Coppa, nella speranza che l’eventuale vittoria potesse distogliere il focus e raffreddare gli spiriti. Al Derby però la musica cambierà, per i motivi spiegati in precedenza, ed è dunque probabile che il 37 sarà chiamato al faccia a faccia con la gente interista, forte del positivo confronto con la Nord che ha già comunicato le sue benevoli intenzioni. La decisione di Inzaghi è tutto tranne che facile, forse complice di come i suoi detrattori la contesteranno in qualsiasi caso, soprattutto in caso di risultato negativo.