A forza di gridare all’addio poi si rischia di non crederci più, ma questa volta Simeone dovrebbe definitivamente aver deciso di chiudere con l’Atletico Madrid. Una storia lunga dieci anni: di tante gioie e altrettanti dispiaceri (su tutti la finale di Champions League persa contro i cugini del Real a San Siro). Ma ora le strade sono destinate a dividersi, lasciando pochi indizi sul futuro delle due parti.
Simeone è la storia dell’Atletico
Approdato in panchina nel dicembre 2011, Simeone non solo è l’allenatore più longevo dello storico club madrileno, ma anche quello che, se considerati i cinque massimi campionati europei, da più tempo attualmente è al comando della stessa squadra. Con lui l’Atletico Madrid ha raggiunto risultati fino a quel momento impensabili: oltre a sfiorare per ben due volte la “Coppa dalle grandi orecchie” (nel 2014 e 2016 sempre contro il Real), insieme riescono a vincere 2 campionati spagnoli, 1 Coppa di Spagna e 1 Supercoppa di Spagna.
Durante la sua avvenuta madrilena, il Cholo si è fatto altresì pioniere di una nuova forma d’interpretazione del gioco del calcio, il Cholismo appunto, richiamante una sorta di “catenaccio”. Tuttavia, se agli esordi tale innovativo assetto ha portato i suoi frutti, ultimamente Simeone è stato da molti criticato proprio in virtù di questa sua idea tattica, tacciata da parte della stampa, anche internazionale, come noiosa.
A giugno, dunque, per il Colchoneros sarà il momento di lasciarsi alle spalle il Cholismo e il suo allenatore. D’altro canto, però, la partenza di Simeone darà probabilmente il via a un giro di valzer sulle panchine che coinvolgerà le big d’Europa.
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