Serie A: minuti giocati dai nazionali

Giunti all’ultima pausa dalla stagione, le squadre dovranno scaldare i motori per lo sprint finale. Stiamo vivendo una stagione che ad oggi rimane in certa sotto molti aspetti. Uno di quelli che più attira l’attenzione è sicuramente la lotta al quarto posto, con 6 squadre in 6 punti. In Ordine di classifica :


4. Bologna 53
5. Juventus 52
6. Lazio 51
7. Roma 49
8. Fiorentina 48
9. Milan 47


All’inizio dell’anno, ogni squadra di questo gruppo partiva con ambizioni diverse. Ma, per tutta una serie di motivi, la situazione è cambiata. Il campionato si è limitato a una lotta a due, mentre la stagione europea, a causa delle eliminazioni clamorose di alcuni club, si è complicata. Questo riduce di molto la possibilità di ottenere un posto in più per la Champions dell’anno prossimo, facendo sì che tutte le squadre lottino ora per lo stesso obiettivo.

Così ci accorgiamo come quel quarto posto diventa fondamentale, per status, appeal e anche soprattutto i ricchi premi che la Uefa destina ai club che accedono alla competizione per club più bella del mondo. Analizziamo i club e cerchiamo di comprendere chi avrà più possibilità di raggiungere il tanto ambito quarto posto.


9. Milan, un enigma ancora da risolvere


I rossoneri, probabilmente sono la squadra più indecifrabile del roaster in questione. La squadra sta vivendo una stagione ricca di alti e bassi, e ancora oggi lascia parecchi dubbi, per la continuità inesistente e soprattutto per la mancanza di gioco. Il Milan ad oggi continua ad aggrapparsi alla qualità dei singoli, che riflettono una grande qualità di rosa, ma poca coesione in campo.

Un altro punto debole sembra essere anche l’allenatore. Conceição ha il merito di aver assicurato un trofeo in stagione al Milan, ma è sotto gli occhi di tutti la confusione a cui va incontro la sua squadra ad ogni partita, non solo tattica ma anche strategica. Spesso alla fine dei primi tempi, si è trovato costretto a sostituire qualcuno dei suoi titolari per non aver convinto a pieno nella prima frazione.

Leao

La grande forza del Milan a questo punto è la testa, nonostante le difficoltà la squadra prova a rimanere sul pezzo. Infatti nelle ultime 2 partite è riuscita a portare a casa 6 punti fondamentali rimontando entrambe le partite. Punti che adesso danno un significato diverso all’attuale classifica. Sicuramente le ultime 2 partite sono state giocate con squadre abbordabili sulla carta e la prossima contro il Napoli sarà il test decisivo che ci dirà se il Milan avrà gli argomenti necessari per poter effettivamente competere per il quarto posto.


8. Fiorentina, la sorpresa che sogna il quarto posto


I viola, come il Milan hanno pure alternato momenti buoni a momenti di caos, ma in misura molto minore. Palladino esordiente in una panchina di livello ha saputo adattarsi, alzare l’asticella e a far vedere cose interessanti sia campionato che in Conference League dove la Fiorentina spera di raggiungere una nuova finale, e magari provare anche a vincerla questa volta.

Tornando al campionato probabilmente a queste altezze è il cliente meno atteso, ma che ha dimostrato qualità importanti. Hanno saputo valorizzare giocatori, che in altre piazze avevano fatto grande fatica, su tutti sicuramente Kean, vera rivelazione della stagione viola. Il giocatore ha dato e probabilmente darà un apporto fondamentale per le sorti della stagione.

kean

Dando uno sguardo al calendario, le prossime 2 gare dopo la sosta ci diranno di che pasta è fatta la Fiorentina. Le sfide contro un Atalanta ferita, dopo la sconfitta contro l’Inter e un Milan in crescita saranno decisive non solo per la Champions, ma anche volendo semplicemente guardare ad un posto in un altra competizione europea, che vista la concorrenza non è così scontato.


7. Roma, dal baratro al sogno europeo


La Roma di Ranieri ad oggi è quella che assieme al Bologna avrà il calendario più difficile. Una serie di scontri diretti che indirizzeranno molto sia la lotta scudetto che soprattutto la lotta per il quarto posto.

Ma riavvolgiamo il nastro, non molto tempo fa la squadra giallorossa, si trovava non molto lontana dalla zona retrocessione, e l’idea generale era quella di una stagione da buttare. La qualità della rosa era evidente, c’era bisogno di qualcuno che avesse le capacità di rimettere insieme i pezzi. E quel qualcuno era proprio Ranieri, che è tornato dal suo stato di pensionamento per guidare la Roma inizialmente verso una tranquilla conclusione adesso verso qualcosa di incredibile e inaspettato.

Dybala Ranieri

Ovviamente il calendario è stato un aiuto importante. Molte delle vittorie sono arrivate contro squadre della colonna di destra, poi va dato merito di averle giocate e vinte. Però adesso si alza il livello, se si vuole raggiungere l’obiettivo tanto bramato non si può sbagliare si deve andare dritto contro qualunque avversario. Ranieri per farlo avrà a disposizione una rosa di livello anche se orfana di Dybala per qualche settimana. In questi casi sognare non costa nulla e chissà cosa succederà nelle prossime settimane.


6. Lazio, pausa cruciale per il rilancio


I biancolesti al contrario di altre squadre sembrano essere una in calo. E la sosta può essere fondamentale per far fronte al rush finale. Infatti tra Europa League e Campionato si può scrivere una pagina importante di storia della Lazio. Il cammino in campionato sarà duro, ma se Baroni dovesse recuperare tutti gli effettivi e un po di condizione, la Lazio ha dimostrato di non essere seconda a nessuno.

La partita vista a Bologna è sicuramente il punto più basso della stagione laziale. Lì abbiamo assistito ad una squadra che è lentamente crollata sotto i colpi del Bologna che ha nettamente meritato il punteggio maturato nel finale. D’altro canto la critiche verso il gruppo e l’allenatore ad oggi sono veramente ingiuste, basti solo pensare alla negatività con cui l’ambiente biancoceleste si approcciava a questa stagione. E infine come l’armonia e il bel gioco mostrato invece abbiano convinto tutti. Diventando a tutti gli effetti una bella sorpresa non solo in Italia ma anche in Europa.

Siamo sicuri che i biancocelesti riprendeneranno il cammino, anche perché fermarsi adesso sul più bello con un piatto così ricco sarebbe veramente un peccato. In questi casi dove non arrivano la gambe dovrà essere la testa a fare la differenza.


5. Juventus, stagione in crisi: futuro incerto


Altra grande delusa dalla stagione è sicuramente la Juventus, che in una stagione di rifondazione, iniziata sotto la guida di un allenatore che doveva rappresentare il punto di rottura con un passato ingombrante, che ha portato ad un calcio poco entusiasmante e che aveva spento l’entusiasmo del tifo, ad oggi si ritrova ad un punto morto.

La stagione bianconera sotto la guida di Thiago Motta può essere riassunta finora come una grande illusione. Un mercato importante ha portato numerosi calciatori, tra cui nomi di spicco come Koopmeiners, Douglas Luiz, Thuram e altri. E se guardiamo l’inizio di stagione, con la rimonta contro il Lipsia come momento di massimo splendore, sembrava promettere molto di più.

Bremer

Poi col passare dei mesi, il grave infortunio di Bremer, che ha fatto perdere sicurezza in difesa, i continuii infortuni che hanno limitato le rotazioni. Rallentando il processo di apprendimento di un calcio affascinante ma complicato come quello di Thiago Motta. Se a questo aggiugiamo che molti giocatori hanno profondamente deluso le aspettative, ci accorgiamo di come l’anno bianconero abbia preso tonalità molto diverse.

Un 2025 sotto le aspettative

Nel 2025, la stagione ha preso una direzione verso il basso che sembra non volersi arrestare. Se fino a metà Febbraio abbiamo assistito ad un andamento altalenante, dalla semifinale con l’Empoli fino alla caduta con la Fiorentina la Juventus si è giocata in pochissimo tempo, Coppa Italia, Champions League e Campionato.

Adesso con il solo quarto posto rimasto alla portata la situazione non è delle più positive. Quello che preoccupa di più sono le scelte di un allenatore che, sebbene dotato di grande talento, sembra non aver compreso appieno la precarietà della sua situazione, forse per orgoglio o per inesperienza. Pare che la sua avventura continua ad andare avanti solo per inerzia, anche perché cambiare adesso probabilmente aggiungerebbe ulteriori incognite.

In un percorso a tappe che vede la Juventus in uno scenario dove ogni errore avrà gravi conseguenze, sarà fondamentale una coesione forte tra la squadra e l’allenatore. Al momento, però, questa sembra difficile da raggiungere, e il rapporto tra le parti appare gravemente danneggiato. La domanda, quindi, è: riuscirà Thiago Motta a ricompattare l’ambiente, o, in caso di un clamoroso esonero, sarà il suo eventuale successore a risollevare la situazione?


4. Bologna, quarto posto alla portata: un sogno da inseguire


Al quarto posto, c’è probabilmente la squadra che gioca meglio in questo momento, e che dopo un inizio un po a altalenante, complicato sicuramente dalla Champions. Questa probabilmente rimane un rimpianto, proprio perché abbiamo visto il miglior Bologna proprio quando ormai non c’era più speranza di andare avanti.

italiano

I meriti di questa situazione di classifica, non sono da ritrovare solo nel gruppo squadra, che tra l’altro era stato pesantemente indebolito con le perdite di Calafiori e Zirkzee, ma che ha trovato forza in una dirigenza competente e ambiziosa e soprattutto in un allenatore che è riuscito a trasmettere a tutti il suo credo. Non si può non dire che Italiano andando a Bolgna non si sia preso un rischio. È andato in una piazza importante, ma che negli ultimi anni non aveva mai lottato per le posizioni più nobili.

La grande forza dei rossoblu

Inoltre portare avanti il lavoro di thiago Motta era un operazione non semplicissima, ma abbiamo visto, come attraverso acquisti mirati o giovani talenti fatti crescere nelle stagioni precedenti il Bologna si sia fatto forza nei momenti difficili, fino a rinascere completamente per poi diventare una schiacciasassi che fa paura a qualsiasi avversario gli si pari davanti. Si pensi alla crescita di giocatori come Castro, Dominguez, Odegaard che stanno facendo la fortuna della squadra.

castro

Ovviamente il calendario dei rossoblu sarà decisivo, per la presenza di molti scontri diretti. Molto probabilmente saranno giudici sia per la lotta scudetto visto che affronteranno di seguito Napoli, Atalanta e Inter, ma anche per il quarto posto vista la caratura degli avversari che li aspetta nelle prossime settimane. La sensazione che il Bologna non avrà paura di nessuno e che probabilmente esprimerà il suo gioco a prescindere dell’avversario, giocandosi a pieno le sue possibilità.

3. Atalanta, tranquilla ma non troppo


Un cenno va sicuramente fatto anche per i nerazzurri di Bergamo. A nove giornate dalla fine l’Atalanta ha 5 punti di vantaggio dal quarto posto, ed ancora a soli 6 punti dall’inter capolista e a 3 dal Napoli.

Frendrup Milan

Solo che a differenza di queste il calendario è molto più tosto. Non è da escludere che l’ultima pesante caduta contro l’Inter non porti ad una seria negativa che può portare all’avvicinamento di un gruppo così vasto di avversari, tutti pronti ad avventarsi verso il difficile obiettivo.

Quarto posto: una sfida senza respiro

La lotta per il quarto posto si è trasformata in una vera e propria battaglia, dove, a nove giornate dalla fine, tutte le squadre coinvolte, pur così diverse per storia, obiettivi e caratteristiche, sembrano rincorrere lo stesso sogno: un posto in Champions.

Eppure, come sempre accade nel calcio, alla fine solo una di esse riuscirà a prevalere. Inoltre le ultime due squadre di questo elenco rimarranno fuori da qualsiasi competizione europea, aumentando ulteriormente la posta in gioco. Il percorso che ci aspetta è incerto e imprevedibile, e la tensione cresce a ogni passo. Chi riuscirà a spuntarla dovrà compiere un’impresa che resterà nella memoria.

Una vera e propria sfida mentale, dove l’unica certezza è che alla fine sarà la squadra che saprà credere di più nelle proprie potenzialità, quella che avrà la forza di rialzarsi dopo ogni caduta, a lottare fino all’ultimo respiro, e a non mollare mai, ad avere la meglio. Perché in questo finale, più che mai, è la capacità di resistere alla pressione, di non farsi sopraffare dalle difficoltà, che farà la differenza.

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