Cristiano Ronaldo all’Al-Nassr. No, non è un sogno ma l’ennesima conseguenza della piega che sta prendendo il calcio moderno. Zero bandiere, zero romanticismo ma solo record, numeri e obiettivi.
La querelle del numero 7 più famoso e forte del mondo con il Manchester United ha portato ad uno scenario finora del tutto inimmaginabile, a meno che non si parlasse di fantacalcio o di videogiochi. L’indiscrezione dell’offerta biennale da circa 200 milioni (bonus compresi) dell’Al-Nassr per convincere Ronaldo aveva fatto non poco rumore, ma a sorprendere ancora di più è la volontà diretta del portoghese di volerla accettare, diventando così lo sportivo più pagato del pianeta. Digerita la grande delusione per la figuraccia al Mondiale di Qatar, chiuso con un pianto quasi interminabile, il campione portoghese può finalmente concentrarsi su quella che sarà presumibilmente l’ultima parentesi della sua incredibile carriera. Anno nuovo, vita nuova almeno fino al 2025, data di scadenza del contratto.
Le sue innate caratteristiche fisiche ormai lo presentano come uno dei migliori calciatori della storia, ma la sua grinta gli ha sempre permesso di essere costante. Con qualsiasi maglia, in ogni paese e in ogni contesto, Ronaldo ha sempre accettato la sfida e dimostrato che l’età è solo un numero. Non a caso, a 37 anni, è ancora pronto per l’ennesima, e forse ultima, della sua carriera. L’obiettivo dei 1000 gol (tra club e Nazionale) è fisso nella sua mente, al momento è fermo a 819. Il suo counter mondiale è rimasto fisso a 1, ora spazio alla parentesi saudita. Il countdown è partito, Ronaldo ci aspetta al varco.
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