La Roma pareggia con il Porto

Dopo due giorni difficili per le squadre italiane in Champions League. L’Italia rialza la testa grazie alla Roma, che con una prestazione solida elimina il Porto e si qualifica tra le migliori 16 di Europa League.


L’obiettivo stagionale dei giallorossi resta chiaro: la qualificazione alla prossima Champions League. Con il campionato che si complica sempre di più (nove punti di distacco dal quarto posto), l’Europa League diventa una strada fondamentale per raggiungere quel traguardo.


Un primo tempo nel segno di Paulo Dybala


La Roma arrivava a questa sfida con la consapevolezza di giocarsi una fetta cruciale della stagione e ha approcciato il match con grande aggressività. Nei primi minuti ha più volte sfiorato il vantaggio, con occasioni importanti che però non si sono concretizzate a causa della poca precisione sotto porta. Proprio nel momento migliore dei giallorossi, quando sembrava che il gol fosse nell’aria, il Porto ha colpito all’improvviso. Un’azione nata quasi dal nulla ha trovato impreparata la difesa della Roma. Svilar ha un’uscita su Paredes, il pallone dopo un batti e ribatti è rimasto in area e Samu Aghelowa, con una splendida rovesciata, ha trovato un gol spettacolare, gelando l’Olimpico. Un colpo inaspettato che avrebbe potuto minare le certezze della squadra di Ranieri.


Ma la Roma non si è disunita e ha risposto da grande squadra, trascinata dal suo uomo più talentuoso: Paulo Dybala. L’argentino, che spesso nelle grandi notti europee ha lasciato il segno, ha preso per mano la squadra. Prima ha trovato il gol del pareggio con un sinistro preciso, poi, con un lampo di classe, ha completato la rimonta, mandando i giallorossi negli spogliatoi con il vantaggio.


Un secondo tempo di maturità da parte della Roma


Se il primo tempo è stato caratterizzato da emozioni e ribaltamenti, la ripresa ha visto una Roma più consapevole e padrona del campo. La squadra di Ranieri ha mostrato grande maturità nella gestione del vantaggio, senza mai abbassare troppo il baricentro e senza concedere spazi al Porto. Ciò che ha impressionato della Roma nel secondo tempo è stata la capacità di mantenere il controllo del match con lucidità e intelligenza tattica. I giallorossi non si sono mai fatti prendere dal panico e hanno dimostrato di essere una squadra capace di affrontare con personalità le partite ad eliminazione diretta. Ogni reparto ha funzionato alla perfezione: la difesa ha concesso poco, il centrocampo ha gestito il possesso con qualità e gli attaccanti hanno saputo sacrificarsi per la squadra.


Il momento decisivo è arrivato con l’espulsione di Eustaquio, punito con il cartellino rosso dopo una brutta reazione su Paredes a palla lontana. Il VAR ha confermato la decisione e il Porto si è ritrovato in inferiorità numerica, un fattore che ha permesso alla Roma di controllare ancora meglio la gara. Da quel momento, i giallorossi hanno dato prova di grande solidità.

Il Porto ha provato a reagire, ma ha creato una sola vera occasione con Aghelowa, che ha vinto un duello con Ndicka e ha colpito il palo, sfiorando il 2-2. A parte questa disattenzione, la Roma ha continuato a macinare gioco e ha legittimato la vittoria con il gol di Pisilli, servito perfettamente da Angeliño.
Nel finale, un autogol sfortunato di Rensch ha ridato speranza al Porto, ma ormai la qualificazione era già in cassaforte.


Roma avanti contro la sua storia: ora un ottavo di fuoco


Oltre al solito Dybala, sicuramente decisivo, meritano le lodi tutti i protagonisti scesi in campo, dalla generosità di Pellegrini, Kone che si è speso tantissimo, fino alla grande prova difensiva di Mancini che hanno aiutato nella qualificazione finale della Roma. La Roma ha finalmente spezzato il tabù Porto, che l’aveva eliminata tre volte in passato nelle fasi a eliminazione diretta. Ora i giallorossi aspettano il sorteggio, con due possibili scenari: affrontare di nuovo l’Athletic Bilbao, già incontrato nella fase a gironi, oppure un incrocio infuocato con la Lazio nel derby della Capitale.


La prestazione contro il Porto ha dimostrato che la Roma ha le qualità per arrivare fino in fondo. La squadra ha giocato con grande maturità, sapendo soffrire quando necessario e colpendo nei momenti giusti. Se questo è solo l’inizio della cavalcata verso Bilbao, i giallorossi hanno tutte le carte in regola per sognare in grande.

Le dichiarazioni dei protagonisti

Nel post partita, si sono presentati molti dei protagonisti, su tutti Dybala che ha dichiarato: “di essere felice della sua prestazione, ma conta il gruppo“. Sull’eventuale avversario invece non si è voluto esporre più di tanto. Si è poi presentato anche Mancini che si è contrato sulla sfida con Samu Aghelowa: ” Ci siamo dati il 5 dopo ogni contrasto. A fine partita gli ho detto che è un grande attaccante. Mentre Ranieri intervenuto ai microfoni di Sky Sport ha detto: “Sì, indubbiamente. Sono super contento però dobbiamo migliorare, lo sanno anche i muri di tutti gli stadi europei che prendiamo gol sulle ripartenze. Non è ammissibile prendere un gol così. Non voglio dilungarmi, perché sennò dico cose che non ho detto negli spogliatoi. Mentre alla domanda sui sorteggi di domani: “Niente, faccio allenamento“.

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