Retegui ed i gol che diventano storia
Con 25 reti stagionali in Serie A, Mateo Retegui non raggiunge solo un record, ma entra nella leggenda dell’ Atalanta superando l’annata incredibile di Filippo Inzaghi che, con la maglia Bergamasca, nella stagione 1996/97 arrivò a quota 24 goal.
Un traguardo che, non solo ha un valore simbolico, ma testimonia il grandissimo impatto che l’attaccante Italo-Argentino ha avuto sul gioco dell’ Atalanta.
Ma come è arrivato a raggiungere questo livello di prestazione? E cosa significa per l’ Atalanta?

I numeri del record: Retegui vs Inzaghi
Statistica | Retegui | Inzaghi |
Gol in Serie A | 25 | 24 |
Presenze in campionato | 35 | 33 |
Media gol a partita | 0,71 | 0,73 |
Gol decisivi | 11 | 9 |
Retegui ha superato Inzaghi grazie alla sua combinazione di forza fisica, freddezza sotto porta e consapevolezza tattica. Lo ha fatto contro avversari strutturati ed in uno dei campionati più tattici del mondo.
L’impatto sul sistema Atalanta
Da quando Mateo Retegui ha iniziato a giocare come attaccante centrale, per l’ Atalanta si è sbloccato un nuovo livello di potenziale.
Il modulo della squadra è stato adattato a questo cambio di posizione, Gasperini così è riuscito ad esaltare la capacità di Retegui di lavorare spalle alla porta, di creare spazi vuoti per concretizzare anche le occasioni sporche.
“Ha fatto un campionato straordinario. Ora deve pagare una bella cena a tutta la squadra” sono state le parole di Gasperini ridendo ai microfoni post partita subito dopo la conquista del record da parte dell’attaccante. Ma dietro alla battuta, c’è la realtà dei fatti a parlare chiaro: senza i gol di Retegui, oggi l’Atalanta probabilmente non sarebbe qualificata alla prossima Champions.

Cosa ci dice davvero questo record
Filippo Inzaghi faceva reti che pesavano come macigni per la salvezza. Retegui segna per un’ Atalanta che si presenta per competere in Europa. C’è una cosa però che li accomuna: la fame di gol.
Questo record va letto però anche oltre il puro dato statistico, come prova della nuova era dell’ Atalanta, che vince non solo con pressing e verticalità, ma anche con un centroavanti puro, cinico e concreto.
Il confronto tra Inzaghi e Mateo Retegui evidenzia anche l’evoluzione del ruolo dell’attaccante per la squadra Bergamasca: Inzaghi era il classico “uomo da rapina”, Retegui invece incarna l’ attaccante moderno, capace di partecipare alla manovra della squadra e di finalizzarla.
Cosa succede ora?
Retegui, con i suoi 25 goal è l’attuale capocannoniere della Serie A e difficilmente qualcuno riuscirà raggiungerlo mancando una sola giornata al termine del campionato.
Ovviamente le voci di mercato hanno già cominciato a rumoreggiare in sottofondo ma l’ Atalanta non ci pensa proprio a lasciarlo andare e un nuovo contratto per la prossima stagione potrebbe arrivare presto.
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