Lautaro

Con addosso i colori della sua Argentina a Lautaro viene tutto più facile, persino segnare una doppietta nella prima da titolare con la fascia dell’Inter al braccio. Skriniar sconta l’ingenuità contro l’Empoli e l’onore spetta ancora al migliore dei nerazzurri. Partenza da sogno per Inzaghi, i suoi arrivano da tutte le parti e Carnesecchi però è ancora più bravo a chiudere lo specchio fino a quando la cometa di Okereke squarcia il cielo sopra Cremona, infiamma la rete dietro Onana e squaglia per un momento l’Inter. Una fase difensiva non proprio perfetta illude Ballardini ma nel calcio lo stile non è tutto.

Lautaro è una furia: prima pareggia e poi raddoppia. Doppia cifra di gol in Serie A, il primo dell’Inter a riuscirci, dimostrando per l’ennesima volta quanto la vittoria del mondiale qatariota sia stato riserva di energia, più che spesa. Il Toro non si ferma più, e Inzaghi ringrazia chi ormai guida l’attacco dell’Inter insieme a Dzeko che, anche se non segna, non smette mai di facilitare il gioco al partner.

Un deja vu per chi arriva al Derby, come prima della Supercoppa, vincendo e aspettando di capire i punti deboli da colpire di un Milan che è nel peggior momento delle ultime due stagioni e che potrebbe forse restituire ciò che meno di anno fa è stato tolto.