Andata dei quarti di finale anche per Fiorentina e Lazio, rispettivamente contro Celje e Bodo Glimt. Se i Viola si giocano un passaggio in semifinale in Conference League, per la squadra di Baroni in palio c’è l’Europa League.
Entrambe le squadre alla vigilia partivano da favorite ma l’ostacolo è sempre dietro l’angolo. Se i viola hanno confermato le aspettative e hanno avuto la meglio sugli avversari, i biancolesti non sono riusciti a fare la partita e il risultato contro i norvegesi nonostante i pronostici.
Quarti di finale in salita per la Lazio, il Bodo Glimt si impone per 2 a 0
La Lazio affronta la trasferta più a nord della sua storia, a circa 30 km dal Circolo Polare Artico. Un contesto tutt’altro che semplice: clima rigido, temperature sotto lo zero e campo in erba sintetica. Tutti elementi che rendono complicata una sfida già insidiosa contro un avversario di valore.
L’approccio iniziale dei biancocelesti era stato prudente, con l’idea di contenere il ritmo del Bodo e colpire in ripartenza. Una strategia che però ha funzionato solo parzialmente. Con il passare dei minuti, soprattutto nella ripresa, l’inerzia del match è cambiata nettamente: il freddo si è fatto più intenso e il Bodo Glimt ha alzato il livello delle proprie giocate, mettendo in mostra un’organizzazione superiore e una qualità tecnica crescente.

Il grande protagonista della serata è stato Saltnes, autore di una doppietta – i suoi primi due gol in Europa – che ha permesso ai norvegesi di conquistare un vantaggio significativo in vista della gara di ritorno.
Sconfitta pesante ma non definitiva
Il Bodo ha mostrato solidità in fase difensiva e grande lucidità nella gestione della manovra offensiva, mettendo spesso in difficoltà la retroguardia laziale. Da sottolineare anche che i padroni di casa hanno più volte sfiorato il 3-0, ma un Mandas attento e reattivo ha evitato un passivo più pesante, mantenendo vive le speranze di qualificazione per la Lazio.
Il dato più significativo? Per il Bodo Glimt si tratta della quarta vittoria in casa contro una squadra italiana, segnale chiaro di quanto siano ostici tra le mura amiche. Anche se il punteggio pesa, l’avversario non appare imbattibile. Nei precedenti turni ad eliminazione diretta, i norvegesi hanno spesso costruito il passaggio del turno in casa, ma hanno faticato in trasferta.

La Lazio, che ha provato a rispondere con le iniziative di Isaksen, Tchaouna e soprattutto Guendouzi – tra i più tenaci in campo – potrà giocarsi le proprie carte all’Olimpico, in un contesto più favorevole. Servirà una partita perfetta, ma la qualificazione è ancora possibile.
Celje – Fiorentina 1-2: la Viola passa in Slovenia e ipoteca i quarti di finale
La Fiorentina vince in trasferta e porta a casa un importante vantaggio in vista del ritorno al Franchi. Il Celje, prima squadra slovena nella storia a disputare un quarto di finale di una competizione europea, ha comunque dimostrato di meritarsi il palcoscenico: la squadra con meno talento tra le otto rimaste in Conference League ha giocato una gara seria, organizzata e con la voglia di stupire, provando fino all’ultimo a mettere in difficoltà una delle favorite alla vittoria finale.

La partita non ha visto una grande Fiorentina, apparsa più attenta a gestire il ritmo e colpire in ripartenza, consapevole del divario tecnico. I gol sono arrivati per inerzia: Ranieri nel primo tempo e Mandragora nel secondo hanno sfruttato le occasioni create più dalla differenza di qualità che da un gioco corale convincente.
Vittoria e gestione delle energie
La gestione delle energie è stata evidente: Palladino ha ben chiaro che la Conference non è l’unico obiettivo stagionale. Con il campionato che propone un sogno chiamato Champions, ruotare la rosa e preservare energie diventa fondamentale.
Un plauso va a David De Gea, protagonista assoluto nel finale. Con una serie di interventi decisivi ha salvato il risultato e ha permesso alla Viola di mantenere il vantaggio. Il Celje, dal canto suo, ha messo cuore e coraggio, sfiorando più volte il 2-2, risultato che avrebbe rispecchiato meglio l’intensità e la generosità dei padroni di casa.

Guardando al ritorno, la Fiorentina parte da una posizione di forza: basterà gestire con attenzione per portare a casa il passaggio del turno. In caso di qualificazione, il cammino si farebbe davvero interessante: all’orizzonte potrebbe esserci il Real Betis, una sfida dal sapore europeo ben più alto.
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