Mondiali Qatar 2022Mondiali Qatar 2022

Ci siamo, finalmente è arrivato il fatidico momento del Mondiale: in particolare, tutti gli occhi domenica saranno puntati sulla partita inaugurale tra Qatar ed Ecuador: procediamo, quindi, con una rapida occhiata al girone A.

Qatar, padroni di casa e campioni d’Asia pronti a sorprendere

È una delle nazionali più attese, essendo quella ospitante, oltre ad essere al suo primo Mondiale: la pressione, ovviamente, la sente anche la squadra qatariota, in preparazione per questo torneo già da settembre.

Il Qatar si presenta da campione d’Asia in carica, quindi chi vede nei padroni di casa una squadra senza alcun tipo di valore, al Mondiale solo per la possibilità tanto discussa di organizzare questa edizione, dovrà presto rivedere i propri giudizi.

L’incognita legata alla squadra di Felix Sanchez è dovuta anche al fatto che nessuno tra i migliori calciatori della Nazionale gioca in Europa; ma giocatori del calibro di Ali, mattatore della scorsa Coppa d’Asia, con 9 gol in 7 partite, o Afif, ala molto tecnica dell’Al Sadd, puntano a sfruttare al massimo la massima vetrina internazionale, e a elevare il Qatar a possibile sorpresa del Mondiale.

Olanda, bentornati ai Mondiali: si vola in Qatar

Gli Orange tornano ai Mondiali dopo l’assenza del 2018, e bisogna evidenziare come sia nel 2010 che nel 2018, gli olandesi abbiano ben impressionato, arrendendosi solo in finale in Sud Africa e in semifinale in Brasile; ora l’Olanda sogna che, dopo aver vissuto destino analogo all’Italia per quanto riguarda l’edizione in Russia, sia arrivata l’ora della rivincita.

Selezione di assoluto valore quella a disposizione di Louis Van Gaal: da De Ligt, Van Dijk e De Vrij, a De Jong e Koopmeiners, fino a Depay e Noa Lang; con una qualità così alta l’Olanda, dopo il fallimento Europeo, non può permettersi un altro fallimento.

In questo senso, sarà importante partire bene con il Senegal, per non complicarsi la vita sul nascere; considerando soprattutto la presenza del Qatar, che potendo fare affidamento sul proprio pubblico, è una vera e propria mina vagante.

Senegal, è un girone di squadre campioni

Nel girone dei campioni d’Asia, troviamo anche i campioni d’Africa: la nazionale senegalese, dopo lo storico trionfo in Coppa d’Africa, va in Qatar per scrivere la storia, e magari sognando di replicare (o perché no, superare) la cavalcata del 2002, quando la nazionale allora guidata da Schnittger sì fermò al Golden Gol dei quarti di finale.

Il Senegal si presenterà ai nastri di partenza del Mondiale privo della sua stella polare: Sadio Mané ha accusato un problema muscolare in Bayern-Werder Brema, ma ugualmente convocato dal CT Cissé, nella speranza che il recupero dell’asso ex Liverpool possa essere abbastanza rapido da poter essere utile nella competizione, con la speranza ovviamente che sia composta dal maggior numero possibile di partite; starà ai blues Koulibaly e Mendy, oltre che al salernitano Dia, guidare i campioni d’Africa in un girone tutt’altro che scontato.

Ecuador, parola d’ordine: solidità, basterà?

I sudamericani si presentano a questo girone da squadra cuscinetto, e questo è un motivo in più per sorprendere per la squadra di Gustavo Alfaro: gli ecuadoregni hanno tenuto la porta inviolata nelle ultime sei partite, e nelle qualificazioni è stata la terza migliore difesa, alle spalle di Brasile e Argentina; l’Ecuador è una squadra molto più solida di quel che si possa pensare.

Inoltre, c’è un altro fattore da sottolineare: le nazionali sudamericane sono storicamente le migliori ad adeguarsi a climi differenti, con l’unico mondiale asiatico vinto dal Brasile; l’Ecuador, se vuole passare, deve sicuramente battere il Qatar, per poi cercare l’impresa con Olanda e Senegal.

È un girone che può riservare sorprese, soprattutto dovute alla mina vagante Qatar: appuntamento a domenica, ore 17.00, con Qatar-Ecuador e a lunedì 21, ore 16.00, con Olanda-Senegal.