Il Girone G del mondiale che avrà inizio il 20 novembre 2022 in Qatar vede la presenza della favorita alla vittoria, il Brasile, presente per la ventiduesima volta. Segue la Svizzera, alla dodicesima presenza, il Camerun con l’ottava e infine la Serbia, con solo cinque presenze al torneo nel suo palmares.
Il Brasile e un trofeo che manca da vent’anni.
Il Brasile di Tite, cinque volte campione del mondo, si presenterà come la candidata numero uno alla vittoria dei Mondiali 2022. I Verdeoro vantano, nel girone di qualificazione in Sudamerica, dei dati impressionanti: 14 vittorie e solo 3 pareggi su 17 partite giocate, senza mai essere sconfitto, chiudendo così alla prima posizione.
Dopo le delusioni ricavate nelle ultime due partecipazioni, la Seleçao, con le sue stelle di livello internazionale, cerca un riscatto. Tra di esse spicca Neymar: l’attaccante del PSG può fare la differenza caricandosi sulle spalle il suo paese.
A seguito dell’annuncio dello scorso giugno di voler dire addio alla nazionale brasiliana dopo il Mondiale e della forma eccellente che sta dimostrando nel campionato francese. La stella Verdeoro spera di essere un trascinatore e avverare il suo desiderio di alzare la Coppa del primo mondiale che verrà disputato in autunno.
Non solo il Brasile, occhio alla Serbia e gli 11 militanti in serie A.
Nonostante la dolorosa assenza degli Azzurri ai mondiali, la Serbia presenta tra i suoi convocati ben 11 giocatori militanti nella massima serie italiana: Vlahovic e Kostic (Juventus), Duricic (Sampdoria), Lazovic e Ilic (Verona), Milenkovic e Jovic (Fiorentina) Milinkovic-Savic (Lazio), Milinkovic-Savic, Radonjic e Lukic (Torino).
Saranno guidati dall’ex Verona (una sola stagione nel 1991) Dragan Stojković, che vuole tornare a sorprendere il calcio mondiale con la stessa qualità e spirito mostrati nelle qualificazioni, dove si è classificato primo.
La Svizzera non vuole darsi per scontata.
La Svizzera partecipa per la quinta volta consecutiva ai mondiali, dimostrando una certa crescita già dallo scorso anno, quando ha contribuito alla mancata qualificazione degli Azzurri per il mondiale. È una squadra solida, da non sottovalutare.
A contribuire ad alzare il valore della rosa dei Rossocrociati sono numerosi giovani promettenti. Tra questi ultimi spicca il nome molto chiacchierato di Noah Okafor, classe 2000 di origini nigeriane, attaccante rivelazione del Salisburgo e degli Elvetici.
I “Leoni indomabili” del Camerun.
Il Camerun ritrova la competizione mondiale dopo la mancata qualificazione nel 2018 in Russia. Un girone non facile per la nazionale camerunese guidata da Rigobert Song, icona del calcio africano.
Il ct è stato oggetto di numerose discussioni a causa della difficoltà di lettura durante la conferenza stampa per le convocazioni. Tra i convocati ritroviamo Onana (Inter), a difesa della porta camerunese, Ebosse (Udinese), Hongla (Hellas Verona) e Anguissa (Napoli), appena fresco di compleanno.