Il gruppo B di Qatar 2022 si presenta con una stra-favorita e tre squadre che vogliono sorprendere: equilibrio assoluto in questo raggruppamento.
Inghilterra a Qatar 2022, ora o mai più
La nazionale di Southgate si presenta a questo girone con tutti i favori del pronostico, nonostante le polemiche legate alle convocazioni.
Storicamente, la ragione che si è data alla mancanza di vittorie inglesi nelle grandi competizioni internazionali è che queste ultime si sono sempre disputate in estate, dopo che i giocatori d’Oltremanica avevano già una stagione nel campionato più difficile del mondo, come la Premier League.
Questa è una grande occasione storicamente parlando, perché solitamente Dicembre è il mese in cui i giocatori inglesi volano e giocano ogni tre giorni. Nonostante ciò, le difficoltà evidenti viste in Nations League, che sono costate la retrocessione in Lega B, sono più di un campanello d’allarme per Southgate: partire bene contro l’Iran per scacciare i fantasmi di un ennesimo flop Mondiale.
Iran, Taremi-Azmoun per gli ottavi
L’Iran è una squadra che vede sicuramente nell’attacco il suo punto di forza: la coppia formata da Taremi, prossimo avversario dell’Inter in Champions con il suo Porto, e Azmoun, e pronta a guidare la nazionale di Carlos Queiroz, ex allenatore, tra le altre, anche del Real Madrid, alla storia del calcio iraniano: gli asiatici, infatti, non hanno mai superato la fase a gironi, nonostante la qualificazione sfiorata nel 2018.
A sottolineare la forza dell’attacco della nazionale, ci sono i numeri: 34 gol in 8 partite nel girone di qualificazione, di cui 10 a firma dell’attaccante del Bayer Leverkusen; la difesa potrebbe invece andare in difficoltà, non avendo calciatori che giocano in Europa, e potrebbe sentire la pressione della grande competizione internazionale vista in tutto il mondo.
USA, tanta Europa e grandi idee
Gli USA ritrovano il mondiale dopo l’assenza del 2018, e lo fanno guidati da vari giocatori che giocano in Europa, da Pulisic e McKennie, fino a Dest, Weah e Gio Reyna; negli ultimi anni, al contrario delle aspettative, i migliori talenti USA hanno preferito spostarsi nei top campionati europei piuttosto che continuare in MLS, che si sta affermando a livelli economici in maniera assoluta, in breve tempo fatturerà più che le migliori leghe europee messe insieme, ma forse è ancora un po’ indietro a livello calcistico, non riuscendo a trattenere i propri talenti.
Allenatore della nazionale a stelle e strisce è Berhalter, poco conosciuto in Europa, avendo guidato solo l’Hammarby, ma che ha riportato la Nazionale in alto: subentrato dopo la delusione della mancata qualificazione a Russia 2018, ha riportato un trofeo in bacheca dopo tre anni, con la vittoria in Gold Cup, ai danni del Messico: ora il nuovo obiettivo è la qualificazione agli ottavi in Qatar 2022, centrata in ogni occasione, tranne che nel 2006, quando la Nazionale allora guidata da Bruce Arena, CT anche della mancata qualificazione per la Russia, fu eliminata nel girone dell’Italia poi campione del Mondo.
Galles, bentornati ai Mondiali
La nazionale torna al Mondiale dopo 64 anni, e due europei buoni: la squadra di Robert Page parte verso il Qatar per dare continuità ai due ottimi cammini a Euro2016 e a Euro2020, con due qualificazioni centrate.
La squadra di Page si presenta a questo appuntamento forse con giocatori un po’ troppo avanti con l’età: Bale e Ramsey, simboli del Galles, sono all’ultima grande occasione delle rispettive carriere, ma non sembra esserci un ricambio generazionale adeguato.
Le migliori prospettive per il calcio gallese sono sicuramente in Daniel James, talentoso esterno di scuola United, e in Neco Williams, esterno passato dal Liverpool al Nottingham Forest in estate, ma i livelli sono ben lontani da quelli ammirati nei tempi d’oro soprattutto di Bale, un giocatore capace di decidere le partite praticamente da solo con strappi clamorosi e colpi da campione, basta andarsi a rivedere il gol contro il Barcellona nel 2014 o quelli in finale di Champions nel 2018.