The Big Picture: Il PSG a caccia della storia
Il PSG si trova in un momento storico, vicinissimo ad uno straordinario traguardo. I giganti francesi sono infatti a sole due vittorie dal conquistare il loro primo triplete. Hanno già vinto la Ligue 1, e si giocheranno la finale di Coppa di Francia il 24 maggio e la finale di Champions League il 31 maggio.
Ma in quale modo Luis Enrique affronta questa fase critica della stagione? Con precisione, calma ed un piano che sta facendo notizia e suscitando qualche perplessità.

PSG modalità riposo: sette stelle in mini-vacanza
Con una mossa a sorpresa Enrique ha concesso a sette giocatori fondamentali, tra cui Donnarumma, Hakimi, Marquinhos, Nuno Mendes, Fabián Ruiz, Vitinha e Pacho, una pausa extra. L’obiettivo? Permettere ai giocatori di recuperare pienamente la condizione fisica e l’energia mentale prima delle due finali.
Alcuni critici sostengono sia rischioso. I tifosi invece pensano sia un’idea geniale. Enrique, senza scomporsi troppo, ha argomentato a sostegno della sua decisione:
“Dipende dal minutaggio individuale, dagli spostamenti e dal carico di lavoro. Non puoi vincere a maggio se ti esaurisci ad aprile.”
Così il PSG vuole battere l’Inter
L approccio tattico per la finale di Champions sembra prendere forma. La squadra potrebbe giocare con un 4-3-3 che include varianti del 4-2-3-1 per eseguire un pressing ad alta intensità e rapidi movimenti sulle fasce tra la linea difensiva e quella offensiva.
- I terzini Hakimi e Mendes saranno la possibile chiave per far allungare il 3-5-2 dell’Inter.
- La coppia di centrocampo composta da Vitinha e Fabián Ruiz manterrà la stabilità creando al contempo occasioni offensive.
- E in attacco? Ovviamente occhi puntati su Kvaratskhelia perché le sue abilità nell’ uno contro uno rappresentano una minaccia per la difesa dell’Inter.

Stato della squadra: quasi al completo
Il PSG si avvicina alle ultime partite in condizioni fisiche ottimali. Ecco le ultime notizie:
- Ousmane Dembélé si è ripreso da un lieve infortunio muscolare.
- Il turnover di Enrique ha permesso alla maggior parte dei titolari della prima squadra di rimanere a riposo.
- Il lungo infortunio al piede impedirà invece a Presnel Kimpembe di essere presente.
In breve? La squadra è in forma. Tonica e pronta per l’ultimo assalto di fine stagione.
Il sogno del triplete: più di un semplice trofeo
La vittoria del Triplete rappresenterebbe sia un traguardo storico per il club che una conferma di valore. E’ il PSG dell’era post Mbappé, un’era durante la quale il gioco era incentrato sulle superstar, mentre ora è incentrato sul sistema.
Grazie a Luis Enrique e alla sua attenzione verso unità, struttura e adattabilità, la squadra ha ricostruito la propria identità, dimostrando la sua crescita dalle prime partite della fase a gironi fino alla vittoria contro l’Arsenal in semifinale.
Il PSG è ora a un passo dal realizzare il sogno del triplete, a separare il club francese dalla gloria solo la finale di Coppa di Francia contro il Reims e la sfida definitiva contro l’ Inter per aggiudicarsi la corona di regina d’ Europa.

Sensazioni da matchday: Finale a Monaco
L’Allianz Arena il 31 maggio sarà il palcoscenico di PSG-Inter, dove le squadre si affronteranno in quella che promette essere una partita a scacchi, molto tattica.
L’arbitro rumeno István Kovács dirigerà il match, a confrontarsi ci saranno la squadra rivoluzionaria di Enrique e gli implacabili di Inzaghi.
Il fascino parigino contro la precisione italiana.
Il conto alla rovescia è iniziato
Non importa cosa si pensi di Enrique e della sua visione, se la si ammiri o la si ritenga troppo rischiosa, il PSG si trova esattamente dove desiderava essere.
Fresco, preparato tatticamente ed emotivamente concentrato, a solo due partite dal poter scrivere la propria storia.
Ci riusciranno?
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