La semifinale di ritorno tra Paris Saint-Germain e Arsenal ha confermato una volta di più quanto la Champions sappia regalare partite ricche di emozioni ed imprevedibilità. Il vantaggio di misura dell’andata non ha lasciato margini al Psg per una sfida di gestione, con una vittoria e pass per la finale staccato contro un Arsenal brillante e coraggioso che ha reso l’impresa tutt’altro che semplice. I parigini resistono all’urto, ringraziano ancora una volta Donnarumma e colpiscono con freddezza nei momenti chiave, volando così a Monaco, dove ad attenderli ci sarà l’Inter di Simone Inzaghi.

Gunners spreconi, parigini cinici: spettacolo e ritmo altissimo nei primi 45′

La semifinale di ritorno tra Paris Saint-Germain e Arsenal regala subito emozioni forti, confermandosi una partita assolutamente degna del palcoscenico. I Gunners partono a mille, pressando alto e creando almeno tre palle gol nel primo quarto d’ora. Sono diversi gli inglesi ispirati che provano a forzare la serratura parigina ma si infrangono su un Donnarumma, in stato di grazia in questa edizione di Champions, il quale tiene in piedi il PSG in un momento di evidente difficoltà.

E proprio mentre la squadra di Arteta sembra in pieno controllo, arriva l’episodio che cambia il match: Fabian Ruiz scaglia un mancino al volo dal limite che buca Raya e ribalta completamente l’inerzia. Da lì in poi, la squadra di Luis Enrique ritrova certezze, alza il baricentro e riesce a sfruttare le transizioni grazie alla tecnica di Kvaratskhelia, caparbio e onnipresente anche in fase difensiva, che aveva inframezzato il dominio ospite con una gran azione personale stampata dal palo. Dopo il vantaggio, invece, è Barcola a sprecare la chance del raddoppio, proprio su invito del georgiano.

I francesi si confermano spietati: soffrono, attendono, poi colpiscono. L’Arsenal, invece, paga a caro prezzo la mancanza di un vero numero 9 che si traduce in imprecisione sotto porta, nonostante una manovra fluida e coraggiosa. All’intervallo il punteggio dice 1-0 per i padroni di casa ma per quanto visto nei primi 45′ i Gunners avrebbero meritato ben altro.

PSG lucido e in gestione, all’Arsenal manca il guizzo

Nella ripresa la partita cambia tono, senza però perdere l’intensità nervosa che l’ha contraddistinta sin dall’inizio. L’Arsenal continua a muovere il pallone con ordine ma fatica a trovare varchi e soprattutto precisione. I Gunners si fanno meno arrembanti, più cerebrali e così l’iniziativa finisce per sfumare. Dall’altra parte, la squadra di casa, consapevole del vantaggio, decide di colpire solo quando gli spazi lo permettono. L’ingresso di Dembélé aumenta la qualità delle ripartenze e i padroni di casa sfiorano più volte il colpo del ko. Il rigore parato da Raya a Vitinha è un campanello d’allarme il quale, tuttavia, non frena il piano parigino.

Dopo pochi giri d’orologio, quando Hakimi firma il 2-0, sembra calare il sipario. E invece l’Arsenal ha un moto d’orgoglio, accorcia con Saka e sfiora il pareggio con lo stesso esterno inglese, che però spreca incredibilmente da pochi passi dopo l’unico errore della partita di Donnarumma. È l’ultima vera occasione di un secondo tempo meno brillante sul piano tecnico ma che ha confermato la superiorità emotiva e gestionale del PSG. Nonostante un avversario coraggioso e propositivo, i francesi si prendono la seconda finale della loro storia con autorità e maturità. Il 31 maggio a Monaco sarà sfida contro l’Inter, in una resa dei conti che promette scintille.

Le dichiarazioni di Luis Enrique e Arteta

Non può che essere soddisfatto dei suoi Luis Enrique, per un obiettivo che Parigi sogna da anni e per il livello di gioco espresso dalla propria squadra, specialmente nella fase eliminatoria della competizione: “Quella di stasera è stata probabilmente la partita più strana e diversa di tutta la stagione.” – ha esordito il tecnico nella propria disamina – “Loro sono molto forti sui calci piazzati e hanno cercato di sfruttare al meglio quel fondamentale. Abbiamo sofferto e difeso insieme alla grande, colpendo poi in contropiede“ – chiudendo poi con una considerazione sulla finale – “Abbiamo l’obiettivo di scrivere la storia. Avremo questa possibilità e sarà difficile perché dall’altra parte c’è un’altra squadra con il nostro stesso obiettivo“.

Per mister Mikel Arteta è, invece, un ritorno Oltremanica dai sentimenti contrastanti, a causa della prestazione dei suoi che indubbiamente avrebbe meritato miglior fortuna: “Farò una valutazione a mente fredda ma la sensazione dalla panchina è che siamo stati più bravi di loro. Nel doppio confronto il migliore del Paris è stato Donnarumma, che ha fatto la differenza“. – orgoglio quindi ma anche tanta amarezza per la chance mancata di raggiungere una finale di CL che manca dal 2006 – “Ci siamo andati vicino ma sfortunatamente siamo stati eliminati. Sono molto orgoglioso della squadra… dopo 20 minuti saremmo potuti essere in vantaggio per 3-0, sono arrabbiato e fa male

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