Non importa quanti minuti metti nelle gambe, perché ciò che interessa è la qualità che dimostri e la tranquillità nel farsi trovare pronto nei momenti fondamentali della stagione. Che Mkhitaryan fosse arrivato come un jolly in nerazzurro per offrire una valida alternativa ai titolari è cosa risaputa. L’obiettivo della dirigenza dell’Inter era infatti quello di dare a mister Inzaghi una rosa più completa che riuscisse a limitare le problematiche dettate dall’assenza degli insostituibili del centrocampo.
E del resto il ruolo dell’ex giallorosso si sta dimostrando proprio questo, un Jolly della linea mediana del campo abile a ricoprire diversi ruoli e usato principalmente come “tappa buchi” di lusso.
Ad oggi ha ricoperto tutti i ruoli del cuore nevralgico del gioco sostituendo nel tempo Barella, Brozovic e Calhanoglu, e cavandosela discretamente senza far rimpiangere troppo i titolarissimi uscenti.
Quello che al momento è mancato è stato il suo apporto in zona gol. Durante la stagione 2019/2020 con la maglia della Roma è riuscito diverse volte a esser decisivo e incisivo proprio negli ultimi 30 metri, sfruttando gli inserimenti, l’abilità palla al piede e la precisione nel tiro. Qualità che gli hanno permesso di andare in gol per ben 15 volte in tutte le competizioni e risultare uno dei principali marcatori della squadra. Cosa che non si è ripetuta nella passata stagione avendone modificato la posizione in campo arretrandone il raggio d’azione. Queste sue qualità negli ultimi metri di campo potrebbero esser la chiave giusta per un suo utilizzo dietro l’unica punta, Lautaro Martinez.
Un jolly per sorprendere il Barcellona
La linea tattica anti-Barcellona sembrerebbe comunque esser volta a ripresentare il centrocampo con i soliti noti: Barella, mezz’ala destra, Calhanoglu al centro e proprio l’armeno come mezz’ala di destra. Il match si presenterà sicuramente difficile da gestire sia per la pressione dagli spalti sia per l’importanza della partita che, a oggi risulta esser fondamentale ai fini del passaggio del girone di Champions League.
A 33 anni il centrocampista nerazzurro ha superato la fase di gestione dello stress da partita ed ha raggiunto una maturità calcistica che gli può permettere di ricoprire più ruoli con lo stesso risultato. Inzaghi è pronto a usare il suo Jolly.