L'allenatore del Milan Stefano Pioli

Il Milan sta riflettendo sul proprio allenatore. Da Pioli on fire a Pioli is fired il passo è breve ma non scontato, soprattutto se giudichiamo le ultime uscite rossonere dove il Diavolo ha visto sfumare la Coppa Italia e, attualmente, anche la qualificazione in Champions.

Il derby di Milano potrebbe quindi costare la panchina al tecnico? Pare di no, resta comunque l’indimenticabile autore del miracolo scudetto e questo basta a credere nella rinascita. La sensazione in Casa Milan è che il tecnico abbia perso le redini della squadra. Da quell’8 gennaio contro la Roma, tutti i tifosi si trovano in un girone dantesco, in un tunnel senza uscita, in cui sperare il meno peggio.

Pioli e non solo

Non solo la squadra è allo sballo, ma anche lo stesso allenatore non sa più come muovere le sue pedine. In molti però si sono interrogati sui vari motivi della crisi: c’è chi la trova nel mercato invernale, chi nella formazione, o anche chi nota una sorta di cambiamento proprio nei giocatori, al punto da ipotizzare una lite all’interno dello spogliatoio.

Contro l’Inter in campionato si nota la differenza con il derby del 5 settembre; che sembra ormai una vita fa. Già la scelta di mandare in panchina Leao, seppur giustificata da Pioli in conferenza come risultato dei vari allenamenti, fa riflettere e non poco sul momento. I tifosi lamentano ancora la presenza di Tatarusanu, ingiustificato capro espiatorio di tutti i mali del Milan, ma il recupero di Maignan chiede ancora tanto tempo: 14 gol su 19 tiri effettuati in porta resta comunque un dato preoccupante e che deve far riflettere. Poi i casi Origi e Messias, incapaci di fornire le risposte che l’allenatore si aspettava per allontanare gli spiriti più negativi su un futuro che comunque sembra tutt’altro che scritto.

A cura di Eleonora Minetti e Sabatino Aliberti

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