Saudi Aramco non ha mai fatto investimenti di questo genere e non acquista società di calcio” una premessa chiara e diretta del manager internazionale Vincenzo Grittano, che dal 2011 al 2021 ha lavorato per Saudi Aramco. Con lui abbiamo deciso di approfondire maggiormente lo spinoso effetto domino di fake news relative all’acquisto dell’Inter da parte di PIF-Aramco.“Per quello che mi risulta“, aggiunge Grittano, PIF non ha nessun target in Italia e, dopo l’acquisto del Newcastle, si concentra su altri obiettivi diversi dal calcio in linea con la sua strategia di investimento nel settore dello sport” (i.e. LIV Golf). Saudi Aramco è una compagnia petrolifera che investe in settori affini a quello di competenza. Le sue politiche di investimenti strategici, acquisizioni e cessioni sono in linea con le logiche dei conglomerati che operano nel settore oil and gas. Cosa diversa sono le sponsorizzazioni che dipendono dagli obiettivi di marketing e che, in ogni caso, sono diverse da acquisizioni di asset strategici.

Il caso Inter e la Glass Trust

Una parentesi sulla Glass, già menzionata e analizzata in precedenza anche con il responsabile di Panorama web Soglio: “Nulla di straordinario, si tratta di una semplice entità amministrativa che si occupa per conto di Oaktree della gestione del debito. Spesso sei obbligato ad avere un supporto amministrativo terzo che svolga questo ruolo, come ribadito chiaramente dalle regole in Lussemburgo. Inoltre, società finanziarie come Oaktree delegano questi compiti amministrativi a società specializzate in amministrazione del back office poiché non fanno parte del loro core business ”.

Ennesima conferma di un teatrino che altro non ha fatto se non ingannare tutti i tifosi, impauriti o meno, da un passaggio di proprietà frutto dell’immaginazione di qualche protagonista del sottobosco dei social.