Altro sigillo di qualità per Petar Sucic, il giovane centrocampista classe 2003 della Dinamo Zagabria, che continua a mettersi in luce nel campionato croato.
Nella 34ª giornata, il centrocampista ha segnato la rete del momentaneo 4-0 contro lo Slaven Belupo, poi travolto per 5-0, festeggiando con un’esultanza in perfetto stile Cristiano Ronaldo. Un messaggio chiaro: il ragazzo ha talento…e anche personalità.
Una vittoria che permette alla Dinamo di rimanere a una sola lunghezza di distanza dal Rijeka capolista, con due partite alla fine della stagione: Lokomotiv Zagabria e Varazdin.
Dall’altra parte, il Rijeka affronterà Hajduk Spalato e proprio lo Slaven Belupo, in un finale di campionato che si preannuncia incandescente.
Petar Sucic all’Inter: un colpo da 14 milioni

Il talento di Sucic non è passato inosservato in Europa. L’Inter ha deciso di puntare forte su di lui, chiudendo l’accordo per 14 milioni di euro: il trasferimento sarà ufficializzato nel mercato di giugno.
Una mossa importante della dirigenza nerazzurra, che conferma la strategia di ringiovanire la rosa con profili di qualità e prospettiva.
Un centrocampista moderno, versatile e dotato di spiccata intelligenza tattica, ottima visione di gioco e grande tempismo negli inserimenti in zona gol. Qualità che lo rendono compatibile con diversi moduli e ruoli, dalla mezzala al regista avanzato.
Un diamante da plasmare per l’Inter del futuro
In casa Inter, l’arrivo di Petar è visto come un investimento a lungo termine, ma con la possibilità concreta che il giovane croato possa già dare il suo contributo nella stagione 2025/2026. Inserito in un contesto ricco di esperienza, con Barella e Calhanoglu, Sucic potrà crescere con equilibrio, senza pressioni eccessive.
La sua esultanza alla CR7 è solo un assaggio della personalità carismatica che lo contraddistingue, una qualità fondamentale in piazze ambiziose come quella nerazzurra.

In un calcio sempre più dominato dalla precocità dei campioni, Petar Sucic ha tutto per emergere: talento, visione, carattere e fame di successo.
Il futuro è tutto da scrivere. Ma se i presupposti sono questi, l’Inter ha appena messo le mani su un gioiello da scolpire.
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