Un mese in cui tanti sono stati i grandi nomi che hanno orbitato intorno al Napoli ma, oggi, a mercato chiuso c’è da prendere nota e sottolineare il fatto che nessuno di questi rumors si sia  effettivamente concretizzato per un motivo o per un altro. 

Un mercato che, quindi, lascia l’amaro in bocca e perché no quel che di nostalgia e negatività. 

Una finestra in cui gli azzurri salutano Kvara, uno degli uomini chiave del terzo scudetto e lo sostituiscono in extremis con Okafor. Non certo l’acquisto che sia Conte che i tifosi si aspettavano per rimpiazzare un calciatore come il georgiano. 

Un colpo che fa riecheggiare forti e chiare le parole rilasciate dal tecnico dei partenopei pochi giorni prima dell’inizio del mercato, dichiarazioni quasi premonitrici: “Se dobbiamo fare qualcosa deve essere migliorativa e non peggiorativa in termini di numeri e qualità”.

Questo era stato il mantra dell’allenatore, la richiesta alla società che però oggi a bocce ferme e mercato chiuso non possiamo dire essere stata completamente ascoltata. Parole che rilette oggi ci fanno pensare: forse lui sapeva già a cosa sarebbe andato incontro? 

I tentativi di Manna

Manna

Certo è che Manna ha fatto il possibile per provare ad accontentare Conte e offrirgli il meglio che trovava sulla piazza stando comunque dentro  un limite oltre a cui non era possibile spingersi. Nonostante ciò tutte le trattative che portavano a nomi di uno spessore maggiore sono andare in fumo: da Garnacho e Adeyemi passando per Chiesa e Ndoye fino ad arrivare a Saint–Maximin e Comuzzo per citarne alcune solo alcune. 

Nomi che avevano alimentato l’entusiasmo dei tifosi, euforia che però è andata spegnendosi di volta in volta con il trascorrere delle ore perché spesso si è passati da trattative in dirittura di arrivo a zero più totale. 

Una sessione di mercato complicata per gli azzurri vidi come annesso dallo stesso Manna: “E’ stata una sessione di mercato un po’ complicata, abbiamo dovuto cedere uno dei nostri migliori giocatori, abbiamo cercato di sopperire, stiamo lavorando in funzione di quello. Abbiamo perso un componente importante del gruppo, siamo partiti con obiettivi importanti, ma a gennaio è complicato, abbiamo fatto al massimo quello che potevamo fare per capacità economiche e di buon senso”.

Conte: “il mercato del Napoli  non sarà mai quello delle big”

Conte-Napoli

Il tecnico salentino sapeva di non poter pretendere troppo sul mercato e questo lo confermano anche le parole rilasciate pochi giorni fa alla vigilia di della sfida dell’Olimpico contro la Roma,  ma probabilmente qualcosa in più se lo sarebbe aspettato: 

“Ho scelto di mettermi a disposizione e quando ti ci metti accetti comunque delle situazioni. So che il mercato del Napoli  non sarà mai quello delle big, ci sono dei parametri economici da rispettare, così come la volontà dei giocatori che devi convincere. Non possiamo andare a fare la voce grossa sul mercato perché abbiamo da rispettare diversi parametri, a differenza di altri club. Conosciamo la situazione quindi mettiamo la testa bassa e continuiamo a pedalare come sappiamo e come dobbiamo fare perché sappiamo che questa è la realtà è non possiamo sovvertirla lamentandoci ed essendo poco costruttivi, dobbiamo essere costruttivi sotto tutti i punti di vista e cercare di portare la nave in porto nelle migliori condizioni.”

Proprio in questa occasione il tecnico aveva approfittato per una tirata di orecchie alla società sottolineando la necessità di sostituire Kvara nel migliore dei modi, con un uomo altezza e capace di fare la differenza “Ho detto a inizio di mercato che mi auguravo di avere un Napoli forte a fine gennaio. Abbiamo perso Kvaratskhelia che era un calciatore importante, venduto a 75 milioni: le altre uscite sono state rimpiazzate, la sua no. Nessuno può dire ci siamo rinforzati o indeboliti: ma a livello generale c’è l’uscita dalla rosa di un campione che è stato con noi nella prima parte di campionato.”

Per il dopo Kvara alla fine arriva Okafor

Okafor Napoli

I partenopei dopo aver a lungo provato a chiudere per uno tra Garnacho e  Adeyemi per sostituire il georgiano avevano alla fine deciso di puntare su Allan Saint-Maximin attaccante di proprietà dell’Al Ahli in prestito al Fenerbahçe. Una trattativa non semplice visto il pochissimo tempo a disposizione e che nonostante la buona volontà di tutte le parti non è riuscita a concretizzarsi e ciò ha portato gli azzurri a virare sull’attaccante del Milan. Un ripiego del ripiego potremmo quindi dire scherzando; certo è che Okafor non era sicuramente il primo nome immaginato da Conte.

Lo svizzero classe 2000 arriva in prestito oneroso (1,5 mln) con diritto di riscatto fissato a 23,5 milioni di euro.’

Un giocatore il cui futuro sembrava essere in Germania, al Lipsia se non fosse che non è riuscito a superare le visite mediche e si è quindi visto costretto a tornare a Milano. 

Nonostante il rientro nella città meneghina, il nome di Okafor è sempre rimasto per i rossoneri nella lista dei possibili partenti. Diverse sono le squadre che hanno fatto un pensiero su di lui negli ultimi giorni sia in Italia che all’estero ma sono stati i partenopei quelli che, una volta naufragata l’accordo per Saint-Maximin,  più di tutti hanno insistito e si sono aggiudicati l’ex Salisburgo.

Niente Comuzzo per gli azzurri 

comuzzo


Il nome di Okafor arriva in extremis a poche dal gong e va a tappare il buco lasciato dal talento georgiano: un sostituto è arrivato quindi ma non quello che ci si aspettava e desiderava. D’altro canto le cose non sono andate meglio sulla questione difensore. La società di De Laurentiis non è riuscita ad assicurarsi un innesto in questo reparto vedendo sfumare sia Danilo, che ha preferito per un ritorno in patria legato a motivi familiari, che Comuzzo poiché la Fiorentina ha deciso di non lasciarlo partire.  

Se l’obiettivo di Conte era quello di trovarsi a fine mercato con una rosa non indebolita e con le stesse caratteristiche e qualità di quella di partenza ecco non possiamo dire che le cose siano andate proprio in questo modo motivo per cui oggi si  può parlare di delusione e siamo quasi certo che anche il tecnico la pensi come noi.

Nonostante ciò ormai i giochi sono fatti e le decisioni che sono state prese non possono di certo  essere cambiate quindi agli azzurri non resta altro che rimboccarsi le maniche e dare il tutto per tutto in questa seconda e decisiva parte di stagione. 

Parlare poco e lavorare tanto poi a giugno si vedrà. In quella occasione sarà difficile non intervenire in maniera decisa sul mercato visto che con campionato e champions la prossima stagione gli impegni degli azzurri aumenteranno e sarà fondamentale avere una rosa più lunga con diverse alternative per ogni reparto.

Mercato Napoli: acquisti e cessioni 

Acquisti: Scuffet (p, Cagliari), Hasa (c, Lecce), Billing (c, Bournemouth), Okafor (a, Milan)


Cessioni: Caprile (p, Cagliari), Folorunsho (c, Fiorentina), Kvaratskhelia (a, PSG), Zerbin (c, Venezia)

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