Napoli senza Kvara è sinonimo di un declino evidente. Un crollo che ha trasformato una squadra da scudetto in un gruppo in cerca di identità. Dopo la cessione di Khvicha Kvaratskhelia al PSG per 75 milioni di euro, gli azzurri hanno perso brillantezza e continuità. Fino al suo addio, il Napoli viaggiava a una media di 2,35 punti a partita, con 47 punti in classifica, superando Inter e Atalanta. Da quel momento, i numeri parlano chiaro. 8 punti in 7 gare, una sola vittoria e un attacco che fatica a segnare. L’assenza del georgiano, autore di 5 gol in campionato, ha lasciato un vuoto incolmabile, aggravato dagli infortuni di altri giocatori chiave.
Napoli senza Kvara: la fascia sinistra orfana di un fenomeno

Napoli senza Kvara ha significato anche la perdita di un punto di riferimento sulla fascia sinistra. Dopo la partenza del talento georgiano, la squadra ha dovuto fare i conti con l’infortunio di David Neres fermato da un problema muscolare. Senza alternative valide, Antonio Conte ha faticato a mantenere l’equilibrio tattico che aveva caratterizzato la prima parte della stagione. La corsia sinistra, un tempo dominata dalle accelerate e dalle giocate di Kvaratskhelia, è diventata un’area di incertezza. Il Napoli sembra aver perso la capacità di creare pericoli costanti. Il rimpianto è forte. Con lui, la lotta scudetto poteva essere ancora aperta. Al contrario, ora, il Napoli si trova a meno 3 punti dalla vetta.
Il peso dei numeri: il Napoli è passato da protagonista a comprimario nella lotta scudetto
Il passaggio da 2,35 a 1,55 punti a partita fotografa il tracollo del Napoli dopo l’addio di Kvaratskhelia. La squadra, che fino a gennaio guardava tutti dall’alto, si è ritrovata a inseguire, con pareggi e sconfitte che hanno minato le certezze di Conte. Nonostante la plusvalenza record di 70 milioni, il campo ha raccontato una storia tutt’altro che positiva. Senza il suo numero 77, il Napoli ha smarrito la fluidità offensiva e la capacità di decidere le partite. I 5 gol stagionali di Kvara lo rendono ancora il terzo miglior marcatore della squadra, un dato che sottolinea quanto il suo apporto fosse fondamentale per gli azzurri.Un futuro da ricostruire: serve un nuovo leader
La cessione di Kvaratskhelia ha chiuso un’era e aperto interrogativi sul futuro del Napoli

La dirigenza, con Giovanni Manna in testa, ha dovuto cedere alle pressioni del giocatore e del suo entourage, evitando il rischio di perderlo a cifre irrisorie grazie all’articolo 17 della FIFA. Ora la sfida è trovare un sostituto all’altezza. Sono stati diversi i nomi fatti durante l’ultimo mercato in tal senso. Primo fra tutti Alejandro Garnacho che alla fine però non è arrivato. Va sottolineato inoltre che il vuoto lasciato non è solo tecnico, ma anche emotivo. Kvara era un simbolo, una stella che aveva illuminato il terzo scudetto. Per risalire, il Napoli dovrà reinventarsi, tornando a essere competitivo anche senza il suo ex fenomeno.
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