L’Anversa ha messo fuori rosa il belga Nainggolan, ex giocatore di Inter, Roma e Cagliari per via dei comportamenti poco professionali verso società e compagni.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso durante l’ultima partita dell’Anversa dove il belga, seduto in panchina, fumava una sigaretta guardando i compagni giocare.
Questo episodio segue un’altra occasione spiacevole: il centrocampista belga, fermato dalla polizia belga, era stato arrestato per guida con la patente scaduta. Episodio che aveva già fatto incrinare il rapporto con la società prima di questa.
E ora?
Ora per il centrocampista potrebbero aprirsi nuovamente le porte dell’Italia: lui tornerebbe di corsa al Cagliari, se pur in Serie B, con la suggestione Roma, principalmente se i tempi di recupero di Wijnaldum dovessero ulteriormente prolungarsi.
Non è la prima volta che Nainggolan combina qualche guaio
Per usare un eufemismo, non è la prima volta che il Ninja inciampa in situazioni poco complicate: a Roma la sua diretta di Capodanno fece infuriare Spalletti, con tanto di multa ed esclusione dai successivi match.
A Milano, sempre con il tecnico di Certaldo, la diffusione di alcuni audio dove il centrocampista belga parlava della situazione nel club nerazzurro in cui dichiarava il suo pentimento per aver lasciato Roma, sua squadra prima dell’Inter, aveva ulteriormente incrinato il rapporto con allenatore e società che arrivò a metterlo fuori rosa per i continui ritardi agli allenamenti.
Un vero peccato, considerando il talento del centrocampista cresciuto tra Beershout e Piacenza: ricordiamoci la doppietta in Inter-Roma 1-3, con la quale annichilì la squadra di Pioli.
Tuttavia, la testa non hai mai supportato il campione che avrebbe potuto essere, e resterà per sempre il rimpianto del cosa sarebbe potuto diventare Radja Nainggolan.