Dimenticare una disfatta come quella contro la Cremonese non è facile ma la vittoria contro l’Empoli almeno riesce ad addolcire la pillola. Un secco 2-0 che non solo riporta al gol Abraham ma che alleggerisce la tensione della Roma in un periodo difficile per la squadra e per Mourinho. “Probabilmente con questa formazione avremmo vinto in Coppa Italia e perso con l’Empoli – dice in conferenza per rispondere alle tante critiche per la pesante eliminazione e per una scelta, a detta del tifo romanista, scellerata dell’11 di partenza.
Una boccata d’aria che ricompatta l’ambiente, preoccupato soprattutto dalle questioni di mercato legate al futuro di Zaniolo e Smalling: due pilastri che sembrano non riconoscersi più nell’idea di Mourinho. “Per e con Zaniolo non posso fare nulla. E’ un problema della società. Smalling? Non posso convincerlo a rinnovare, anche io potevo andarmene a dicembre e invece ho scelto di restare; a volte ho la sensazione di avere le difficoltà di una squadra che stia retrocedendo quando in realtà siamo messi meglio di squadre molto forti“. Un pizzico di frustrazione nelle parole di un allenatore ferito ma che ha saputo dare più gioie che dolori al calcio romano e romanista, ma ora tutto sembra dimenticato.