In Svizzera lo chiamano bonsai per la sua bassa statura rispetto alla media dei portieri internazionali ma quello che Yann Sommer ha dimostrato di saper fare con i guanti riconsegna al mondo del calcio l’immagine di un gigante. 183 cm di pura classe abbinata ad una singolare abilità nel parare i calci di rigore, caratteristiche che lo rendono il miglior portiere svizzero in circolazione e uno dei migliori in Bundesliga.
Inizialmente si vociferava di un interessamento da parte dell’Inter, decisa a puntare sull’ormai ex portiere del Borussia Mönchengladbach nella sessione di mercato estiva, quando a Sommer sarebbe scaduto il contratto. Le voci però sono velocemente scemate visto il prepotente inserimento del Bayern Monaco nella corsa per l’estremo difensore svizzero. Dopo l’infortunio di Manuel Neuer, a causa di una caduta sugli sci, il club bavarese era fortemente in cerca di un sostituto degno di nota, che poteva dare sicurezza alla difesa. Nonostante le prime smentite da parte del ds del Borussia Mönchengladbach, che sembrava chiudessero definitivamente le porte ad un trasferimento del classe ‘88, ecco la svolta: l’affare si è infatti sbloccato grazie all’arrivo in bianconero di un altro portiere svizzero: Jonas Omlin del Montpellier, classe ‘94, proprio il vice di Sommer in Nazionale.
I campioni di Germania compiono dunque l’ardua missione con un contratto biennale da circa 9.5 milioni (8 di parte fissa e 1.5 di bonus). Chissà se il numero 1 svizzero, che è già riuscito a neutralizzare Mbappe e di fatto l’intera Francia agli europei del 2021, riuscirà a ripetersi nuovamente agli ottavi di finale di Champions League, buttando fuori il talentino francese e, perché no, magari parandogli anche un rigore grazie ai suoi occhiali magici.