Il Milan esce vittorioso dal Castellani al termine di una partita intensa e ricca di episodi, susseguitisi nell’arco del secondo tempo. Dopo una prima frazione alquanto poco movimentata, i rossoneri cambiano passo nella ripresa grazie ai propri uomini migliori, partiti inizialmente dalla panchina. L’Empoli, invece, spreca una grande opportunità per portare a casa punti preziosi in ottica salvezza, pagando a caro prezzo l’ingenuità di Marianucci. Un successo importante per il Milan, che conferma la propria crescita e si rilancia nella corsa ai primi quattro posti.
Avvio complicato contro un buon Empoli
Il Diavolo si presenta al Castellani con un ampio turnover, offrendo spazio a seconde linee e ad alcuni neo acquisti. Dopo un buon approccio iniziale, la squadra di Conceição mostra una manovra prevedibile e poco incisiva, salvo poi riaffacciarsi in avanti con maggiore convinzione verso la fine della prima frazione. L’Empoli, invece, si dimostra combattivo sin dai primi minuti e riesce a mantenere lo stesso atteggiamento nell’arco dei 45′, imbastendo l’ennesima prova di grande applicazione e serietà.
I toscani, reduci da un periodo difficile con soli due punti nelle ultime otto gare, non sembrano affatto rassegnati alla lotta salvezza e, anzi, sfruttano il pressing alto per mettere in difficoltà la costruzione dal basso del Milan. Inoltre, l’ormai collaudata coppia Esposito-Colombo orchestra bene la manovra offensiva, con i rossoneri che soffrono le avanzate avversarie, soprattutto sulla catena di destra.
Da segnalare un clamoroso palo colpito proprio da Lorenzo Colombo, che sfiora il vantaggio con un potente sinistro, al termine di un’azione nata da un recupero palla dei toscani su leziosità di Joao Felix. Nelle prime battute del match, invece, non punito un pericoloso intervento con i tacchetti di Cacace sulla tibia di Walker, una scelta errata e difficilmente spiegabile da parte di Pairetto, confermata dalla revisione del Var.

Un espulsione per parte, poi Leao e Gimenez mettono il sigillo un secondo tempo rocambolesco
Il secondo tempo si apre con un Milan più aggressivo e determinato, grazie agli ingressi di Leao, Pulisic e Gimenez che portano subito maggiore qualità e velocità alla manovra offensiva. I rossoneri alzano il ritmo e schiacciano l’Empoli nella propria metà campo, tuttavia la partita prende una piega inaspettata: Tomori rimedia il secondo giallo per un intervento in ritardo su Colombo e lascia il Milan in dieci. Nonostante la sospetta posizione di partenza dell’attaccante, il Var non è potuto intervenire, non trattandosi di espulsione diretta, aizzando l’ira rossonera per le dinamiche dell’episodio.
La superiorità numerica, che poteva dare slancio ai padroni di casa, dura ben poco a causa dell’ingenuità di Marianucci che, per un gesto di reazione ai danni del nuovo centravanti rossonero, si fa espellere dopo pochi minuti. Con la parità numerica ristabilita, il Milan torna padrone del campo e trova il vantaggio con un colpo di testa ravvicinato di Leao su assist di Pulisic. L’Empoli accusa il colpo e i rossoneri ne approfittano per raddoppiare con il primo gol in Serie A di Gimenez, che si presenta nel migliore dei modi con una rete da centravanti vero. Il Milan gestisce il finale senza grandi rischi e porta a casa una vittoria fondamentale, mentre l’Empoli spreca un’occasione d’oro con una leggerezza imperdonabile.
Le parole di Conceiçao e D’Aversa
Incalzato sulle proprie scelte al momento dell’espulsione del centrale inglese, Sergio Conceiçao si è espresso così: “La tentazione in quel momento era di togliere un giocatore davanti e mettere un difensore centrale ma non l’ho fatto” – dando dimostrazione della mentalità che vuole imprimere alla propria squadra “Ho rischiato, volevo vincere. Pareggiare con un club come il Milan per me è come perdere due punti”.
Inevitabile per la natura del secondo tempo, che anche Roberto D’Aversa si soffermasse sugli episodi: “La partita si può commentare parlando della differenza di esperienza tra le due rose, Gimenez è stato furbo” sottolineando poi la prestazione dei suoi, nonostante la mancanza di risultati nell’ultimo periodo “Abbiamo buttato via la superiorità numerica, potevamo gestire meglio una situazione che ci eravamo meritati sul campo. Alla fine sono gli episodi che determinano la partita ed i giudizi della stessa”.
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