Non è profondo rosso, ma la situazione al Manchester United continua a peggiorare; una crisi che non riguarda solo l’aspetto sportivo ma anche quello finanziario. Negli ultimi cinque anni, lo United non è riuscito a ottenere risultati importanti rispetto agli investimenti fatti sul mercato.
Spendere sì, ma farlo nel migliore dei modi dovrebbe essere l’obiettivo primario di ogni club. A Manchester è chiaro che qualcosa non sta funzionando. Anche durante questa stagione i risultati sono altalenanti: la squadra è in 15esima posizione in classifica, con soli 13 punti di vantaggio sulla zona retrocessione. Lo stesso tecnico, Rúben Amorim, ha ammesso le sue colpe.
Il club si mette a dieta
Se una volta i risultati in campo non interessavano il fronte finanziario, la situazione sotto la presidenza del nuovo proprietario del club, Jim Ratcliffe, è cambiata radicalmente. Il magnate ha deciso di intervenire tagliando i costi e riducendo gli investimenti; cosa che ha portato al licenziamento di 250 dipendenti, ai quali faranno seguito altre 200 unità.
I tagli hanno colpito vari settori del club, incluso quello alimentare, dove solo i giocatori riceveranno il pranzo mentre al personale sarà offerta solo frutta, zuppa e pane.
Lo United tornerà in alto
L’amministratore delegato del club, Omar Berrada, ha spiegato: “Siamo profondamente dispiaciuti per l’impatto sui colleghi colpiti. Tuttavia, queste scelte difficili sono necessarie per rimettere il club su una base finanziaria stabile. Abbiamo perso denaro negli ultimi cinque anni. Questo non può continuare. Le nostre due priorità principali, come club, sono garantire il successo in campo per i nostri tifosi e migliorare le nostre strutture. Non possiamo investire in questi obiettivi se perdiamo continuamente denaro”.
Purtroppo, la cura dimagrante dello United è frutto dei scarsi risultati in campo e di investimenti poco azzeccati. Il club, però, è sicuro di essere sulla giusta strada e di riuscire a breve a dare una migliore stabilità alla società, e riprendere così l’obiettivo di tornare ai vertici del calcio mondiale.
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