Derby Inter MilanL'attaccante dell'Inter Lautaro e quello del Milan Leao pronti per il derby

Milan e Inter ancora faccia a faccia, per la terza volta in stagione, seconda in campionato. Nella testa dei giocatori nerazzurri c’è fiducia e ritrovata consapevolezza dei propri mezzi, dopo una serie di importanti vittorie che hanno fatto tornare il sereno su quella sponda del Naviglio; lo stesso non si può dire di quella milanista, dove regna la confusione e l’amarezza per una brillantezza che sembra persa. Il Derby arriva nel momento giusto, per fungere da salvavita di una o dell’altra: la posta in palio è altissima e sbagliare è vietato dice Inzaghi.

Una partita destinata a scrivere la storia già solo per la mole di pubblico che si è sentita in dovere di godersi la magia con i propri occhi: l’incasso dai tagliandi dovrebbe toccare quota 5,8 milioni di euro, per quella che diventa la seconda partita per incasso nella storia dell’Inter (primo posto per il Derby d’Italia del 2019: 6,6 milioni). Ulteriore scossa per Inzaghi che ha già sottolineato l’importanza e la potenza della partita: “Sappiamo che il derby è una partita sentitissima. Serviranno testa e cuore ma siamo pronti a dare tutto sul campo e felici della qualificazione alla semifinale di Coppa. Sono partite che hanno una storia a sé, finora ne abbiamo giocati sei e abbiamo anche vinto dei trofei, è importante avere la giusta concentrazione per non rischiare di spendere troppe energie mentali“. Con il tempo l’Inter ha dimostrato di essere più pronta in gare secche che nel lungo periodo, una tesi condivisa anche da Inzaghi che ribadisce l’importanza dei numeri ma l’attenzione e l’importanza di non sottovalutare il momento dell’avversario.

Skriniar, Brozovic e Lukaku: tutti a rapporto per Inzaghi

Parola chiave del match sarà Milan, Skriniar da una parte e Pioli dall’altra ma entrambi accomunati dal dovere di farsi perdonare dai rispettivi tifosi. “Non voglio giudicare le sue scelte – dice Inzaghi – ma il suo essere uomo, giocatore e unico nel distinguersi sempre quando lavora. Salterà l’ultimo allenamento ma sarà comunque della partita“. Un annuncio che fa rumore, per quanto prevedibile, e che sposta tutti gli occhi sul 37 nerazzurro. “Con serenità abbiamo parlato con a squadra e deciso che non sarà più il capitano, ci sono delle gerarchie da seguire: Handanovic e Brozovic che spero di recuperare per il Derby, poi D’Ambrosio e Lautaro“. Proprio sull’argentino il mister ha voluto fare un punto dopo lo straordinario rendimento del Toro al ritorno da campione del mondo: 6 gol solo dopo il Mondiale e primo interista ad andare in doppia cifra, su questi dati tutta la squadra si basa per continuare alla grande malgrado le difficoltà. “E’ da più di un anno ormai che ha trovato la sua dimensione perfetta. Se lo merita perché è da gennaio dello scorso anno che continua a tenere grandissimi livelli“.

Non cambia la data, perché è la stessa del Derby di ritorno dell’anno scorso ma alcuni volti in campo: tanti indisponibili da una parte e dall’altra, ma Inzaghi ha già un piano A: “La situazione di Brozovic verrà valutata di partita in partita, è un giocatore importantissimo che come Lukaku è fuori da tanto tempo. Siamo stati bravi a sopperire alle mancanze anche per merito di Calhanoglu e Asllani che si sono sempre fatti trovare pronti, sicuramente il suo rientro ci farà avere più rotazioni. Con Romelu invece parlo tantissimo e non posso che ribadire la sua voglia di rientrare che ci fa ben sperare. Si gioca il futuro? E’ dispiaciuto per non aver dato tutto quello che poteva ma solo continuando ad allenarsi così ne avrà modo“. Una corsa contro il tempo e contro il Napoli, che al di là della sosta, continua a correre velocemente: “Il distacco non ci influisce, sappiamo che ogni nostro punto può essere fondamentale per l’obiettivo e ci concentriamo solo su di noi”.

Luci a San Siro, di parole ne sono state spese anche troppe e ora è il momento dei fatti. L’Inter cerca il 2 su 3 sperando di ripetere la notte di Riyad, ma contro un Milan consapevole di dover dare tutto per scacciare i fantasmi e dimostrare che è tutto solo un brutto sogno.