London calling, Milano risponde. Il desiderio nerazzurro di Lukaku è così forte da sfondare qualsiasi confine e fare capolino fino in Inghilterra. A meno di un mese dall’inizio del calciomercato, Don Beppe Marotta e company sono chiamati alla più grande missione della loro carriera: superata la prima barriera, quella che sembrava invalicabile. “Il Chelsea apre al prestito“, una notizia che squarcia il cielo sopra Milano per far entrare un minimo spiraglio di luce che porta gli interisti a sognare un futuro roseo e vincente.

Il suo rapporto con Tuchel non è mai sbocciato e la stessa nuova proprietà inglese ha bisogno che il suo fiore più prezioso vada altrove a rinascere come in primavera. Una sola destinazione, voluta e cercata dallo stesso gigante belga che vuole riprendersi ciò che ha lasciato: la nomea di Re di Milano. Sarà la mancanza di Lautaro, quella dell’erba di San Siro o il vedere l’acerrimo rivale Ibrahimovic regnare su Milano, fatto sta che qualcosa in Lukaku è scattato e ora vuole riprendersi ciò che era suo.

Sognare si può: Marotta sorride, a 32 denti come quando gli viene chiesto di Dybala (e anche su quel fronte ce ne sono delle belle), ma con la consapevolezza che nulla è ancora fatto. La scaletta è stata solo posizionata davanti alla muraglia da scalare, ora si inizierà passo dopo passo a salire fino in cima.