Lione, il club deve vendere

Una notizia clamorosa rimbalza dalla Francia: il Lione è retrocesso in Ligue 2. La causa? La situazione finanziaria del club.
Il proprietario americano John Textor e il ds Mickael Gerlinger, infatti, non sono riusciti a convincere il DNCG (Direzione Nazionale del Controllo di Gestione) e dare garanzie sulla questione economica. I due sono tornati nelle ultime ore davanti alla commissione di Lega dopo il provvedimento a scopo precauzionale preso lo scorso novembre visto il debito della società di oltre 500 milioni. In autunno, infatti, per il club era stato deciso il blocco del mercato in entrata a gennaio ma non solo. Per i francesi era stato preannunciato il ritorno nella serie minore del campionato al termine della stagione qualora le cose non fossero migliorate.

A nulla sarebbe servito lo sforzo della quadra. Nonostante, infatti, il sesto posto in Ligue 1 con la rispettiva qualificazione alla prossima Europa League e le entrate legate all’importante cessione di Rayan Cherki al Manchester City, la decisione del DNCG non è cambiata. Il provvedimento che era stato preso a scopo precauzionale è ora stato messo in atto e reso ufficiale. La squadra di Fonseca la prossima stagione dovrà ripartire dalla Ligue 2.

Il Lione potrà presentare ricorso

L’Olympique Lione ora avrà una settimana di tempo per presentare ricorso e contestare la condanna nella speranza poi di riuscire a modificare la sentenza.

Bisognerà quindi attendere di capire come ora deciderà di muoversi il patron Textor che è proprietario anche del Botafogo in Brasile e del Molenbeek in Belgio e azionista del Crystal Palace.

L’americano a Novembre si era detto fiducioso di poter ribaltare la sentenza. Ora, con la conferma del provvedimento avrà sicuramente subito una doccia gelata così come, ovviamente, tutta la squadra e i tifosi. Le prossime ore si prospettano essere concitate e decisive per il futuro del club.

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