Come già preannunciato a metà dicembre, Vittorio Sgarbi si è fatto promotore della richiesta del vincolo, storico-artistico, che impedirebbe l’abbattimento del monumentale stadio Meazza. A tal fine, in qualità di Sottosegretario alla Cultura ha ricevuto, dallo stesso Ministero, apposite deleghe che gli permetteranno di consigliare l’organo politico e apporre la firma sui vari provvedimenti varati in tema di musei, sicurezza del patrimonio e architettura contemporanea. All’interno di quest’ultima materia è ricompreso, quindi, il “tema San Siro“, che secondo il critico d’arte non potrebbe comunque essere demolito in quanto il suddetto vincolo scatterebbe automaticamente già nel 2024.

Le parole di Sgarbi

“Ne ho parlato con il collega di Sala, il sindaco di Firenze, Dario Nardella. Mi ha detto che avrebbe suggerito a Sala di fare la stessa cosa che si sta facendo per il Franchi: lasciarlo lì dov’ è, ma potenziarlo e ingrandirlo, ha esordito in questo modo a Il Corriere della Sera.
Inoltre, lo stesso Sgarbi ha precisando che “Nardella, e questa sarà un’altra ferita per Sala, mi ha detto che a lui l’architettura di San Siro piace molto di più di quella del Franchi. Con il paradosso che sul Franchi c’è il vincolo per non farlo abbattere consentendo però il rinnovamento e il miglioramento, mentre su San Siro non c’è vincolo”.

“Non ci vuole una delega operativa, è un principio mentale per cui non si capisce perché contrariamente a tre quarti di Milano, Sala vuole andare nella direzione opposta. Ricordo in quei giorni tante telefonate di milanesi più o meno illustri contrari all’abbattimento.
Tutte persone del suo mondo, non del mio. Aggiungo che ho parlato anche con Antonella Ranaldi, già sovrintendente a Milano.
Ha detto che alla fine ha prevalso il no al vincolo monumentale, ma che nel 2024 scatterà automaticamente perché sono passati 70 anni dall’ultimo intervento significativo sullo stadio che risale al 1954. Basta aspettare un anno e, anche se non facessi nulla, scatterebbe il vincolo”.

Pazientare o no?

A questo punto servirebbe, quindi, solo la pazienza di arrivare al 70.mo anno senza clamorosi interventi alla struttura del Meazza per far scattare automaticamente il vincolo, ma Sgarbi non vuole perdere tempo ed ha confermato che proseguirà con la richiesta del vincolo relazionale.

Cosa faranno le società ed il Comune?

Un’altra voce illustre, quella di Giuseppe Sala, è contro l’abbattimento del Meazza e punta a preservare la Scala del Calcio. A tal proposito, il Sindaco di Milano ha affermato: “Ci sono due possibilità: o Inter e Milan fanno buon viso a cattivo gioco e stanno a San Siro, oppure vanno a Sesto [San Giovanni, n.d.s.]. Io continuerò ad andare avanti. Diciamo che, nell’interesse di tutti, se vincolo ci deve essere, è meglio che venga chiarito subito“.

Da queste premesse, è probabile che il Sindaco Sala e le due proprietà si trovino di fronte ad una scelta differente da quella pensata al momento dell’approvazione della Cattedrale.

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