Casadei ZanioloCasadei Zaniolo

Ha suscitato enorme clamore la decisione dell’Inter di cedere il giovane Cesare Casadei al Chelsea in questa sessione di mercato. Clamore nato dalla scelta di rinunciare ad un valido prospetto della Primavera per una cifra pari a 20 milioni di euro.

Analizzando un po’ la storia delle cessioni di giovani nerazzurri ci rendiamo conto che, dei tanti talenti che hanno lasciato Milano portando denaro utile alle casse societarie, solo alcuni hanno poi confermato le aspettative.

Casadei è il primo giocatore dalla Primavera nerazzurra con 0 presenze e 0 minuti in prima squadra ad esser venduto per una cifra così alta. Una vera e propria scommessa che può permettersi il club inglese e che consente all’Inter di risanare in parte il deficit finanziario per far fronte alle richieste della società.

Del passato recente troviamo altri due giovani venduti per cifre superiori che però avevano già indossato la maglia della prima squadra come Balotelli e Pinamonti. Il primo, dopo aver fatto grandi cose nei primi anni di carriera, ha sprecato il suo talento per via di una scarsa tenuta psicologica e comportamentale, mentre il secondo si sta affermando nel calcio dei grandi e ha davanti ancora tutto il tempo per migliorarsi.

Troviamo, inoltre, diversi giocatori che con la maglia della Primavera hanno fatto la differenza, ma che sono stati utilizzati principalmente come contropartite tecniche per arrivare a giocatori già affermati come Mulattieri, Salcedo, Adorante, Zè Turbo, Puscas, Bonazzoli, Longo, Garritano, e Destro.

Ma l’elenco di giovani cresciuti nel vivaio che potevano esser ceduti a prezzi simili nel passato è ampio. Ricordiamo ad esempio i vari Obi, Bakayoko, Khrin, Caldirola, Crisetig, Colidio, Biraghi, Pompetti, Mbaye, Gnoukoury, Bolzoni, Appiah, Duncan e via dicendo. Una lista che arriva anche a un centinaio di validi prospetti che solo in parte hanno mantenuto le aspettative.

E come dimenticare tutti quei talenti pubblicizzati in maniera plateale e che hanno trovato spazio in club di bassa divisione. Come Bessa, considerato il prossimo Baggio, o Andrea Mira anche lui etichettato come il divin codino del futuro e finito a giocare in Serie D. Lorenzo Tassi, invece, era considerato il prossimo Pirlo e anche lui gioca in Serie D. Alessandro Capello era il Vieri del futuro e ancora Slavkovski è stato accostato ad Ibrahimovic.

Di giocatori che hanno raggiunto un valore di mercato superiore ai 20 milioni di euro ricordiamo principalmente Leonardo Bonucci, Nicolò Zaniolo e appunto Cesare Casadei. Tre nomi su un elenco davvero ampio di giovani prospetti che evidenziano come, quando si ha bisogno di soldi e si offrono 20 milioni di euro per ingaggiare un giovane, il denaro si accetta.

La realtà è che allo stato attuale, dopo aver passato un’estate con l’incubo di perdere uno tra Bastoni e Skriniar, che hanno già un’importanza nell’Inter del presente e del futuro, la rinuncia al giovane primavera può esser un giusto compromesso.

La vera domanda da porci è: Casadei esploderà? La risposta è che le probabilità che ciò acccada sono limitate, vista la storia, ma tutto è possibile. E allora se questa prospettiva si materializzerà, pazienza, perché venderlo è stato necessario per mettere in sicurezza le casse del club e per mantenere una competitività immediata.

Ricordate inoltre che di Zaniolo, ad esempio, la maggior parte dei tifosi che non seguiva la primavera non aveva mai sentito parlare prima della sua cessione, stesso dicasi per Casadei. Molti giovani sono stati portati alla ribalta principalmente grazie alla stampa, oltre che per le loro abilità tecniche, mentre diversi sono stati pubblicizzati molto più del giovane talento nerazzurro ceduto ora al Chelsea.

Fare la differenza nei campionati giovanili non implica esser un futuro top player, ma ribadiamo il concetto che allo stato attuale l’Inter aveva ed ha delle necessità di far cassa e mantenere la rosa all’altezza delle aspettative. Per cui la cessione del centrocampista classe 2003, seppur dolorosa, rappresenta la realtà da affrontare.