Un nuovo muro in arrivo per l’Inter dopo tanti anni, con una doppia K nel nome e quel soprannome che rievoca dolci ricordi. A Napoli lo chiamano ancora “The Wall” Kalidou Koulibaly, proprio come Walter Samuel, e così i nerazzurri hanno voglia di tornare a dominare in Italia e in Europa con un nuovo comandante.

Gli sono bastati pochi mesi per capire che la Premier League non è cosa sua e magari meno per vedere nei nerazzurri la giusta base dalla quale ripartire. Dopo l’addio al Napoli, il granitico difensore senegalese era stato presentato all’ambiente Chelsea come il protagonista indiscusso del mercato azzurro: sia per i 40 milioni nelle casse dei partenopei, sia per l’approdo nel campionato più bello e difficile del mondo.

Pochi mesi però sono stati sufficienti affinché Koulibaly si ricredesse completamente su tutto. Passare da Re del mercato a riserva di lusso deve aver fatto scattare qualcosa in lui che nessuno si aspettava. La gioia si è trasformata in rassegnazione, poi dimostrata anche sul campo con prestazioni che non hanno affatto rispettato le altissime aspettative. Solo 9 (8 da titolare) le presenze finora in Premier League, più le altre 5 tra Champions League ed EFL. Un’incipit tutt’altro che da sogno per chi in poco tempo è diventato addirittura il pungiball per sfogare la repressione dei tifosi; una situazione che inevitabilmente lo ha portato a riflettere sul proprio futuro con la maglia del Chelsea, magari approfittando di qualche situazione interessante che da sempre il mercato ha da offrire.

Inter e Chelsea ancora insieme, ora il tema è Koulibaly

In questo senso trova spazio l’Inter, alle prese con la spinosa situazione del rinnovo di Skriniar che non ha ancora dato una risposta. La proposta da 6,5 milioni più eventuale bonus alla firma e fascia di capitano è da tempo sul tavolo della trattativa, ora manca però la cosa più importante e cioè che lo slovacco si sieda e la firmi. La consapevolezza di non poter competere, almeno finanziariamente, con il PSG non manca ma la speranza dell’Inter è quella di poter garantire un ruolo centrale al numero 37 e al suo rapporto con la piazza.

Negli ultimi anni soprattutto Inter e Chelsea sembrano aver trovato una certa intesa sugli affari, poi confermata dal ritorno di Lukaku o dal percorso inverso di Casadei. Chissà se l’interesse dichiarato dai Blues per Dumfries possa essere, in un senso o in un altro, la chiave che sblocca l’ennesima trattativa nella storia di un mercato sempre più ricco di colpi di scena.