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Juventus-Inter è l’eterna sfida tra due rivali storiche che da sempre si scontrano su qualsiasi campo. Storia, trofei e grandi campioni: l’essenza del derby d’Italia ha delle sfumature impossibili da raccontare con parole a noi conosciute ma sempre pronto a riservarci le più belle emozioni.

Il match dell’Allianz ha seriamente la possibilità di spianare la strada verso la gloria a Juventus o Inter ma l’imprevisto è sempre dietro l’angolo. Quest’anno l’incubo ricorrente e che accomuna due delle potenze maggiori del campionato è indubbiamente il tema degli infortuni: “Andiamo a Torino senza Lukaku, D’Ambrosio e con Bastoni febbricitante – ha detto in conferenza stampa Inzaghi – ma siamo felici di poter riabbracciare, almeno in panchina, Brozovic”. Assenze pesanti nell’economia di una partita decisiva e troppo spesso decisa proprio dal guizza di questi campioni. Con Lukaku ormai la situazione è chiara: la sorpresa ha lasciato spazio alla rassegnazione. Il suo è un fastidio importante e che va curato con pazienza, tempo e responsabilità se si vuole davvero limitarne i danni. “Dispiace per il ragazzo, perché sappiamo quanto si sia impegnato in questi 60 giorni per esserci e purtroppo ancora non ha l’ok definitivo“.

Juventus-Inter: per Inzaghi non è missione scudetto

La storia, i campioni e i tanti trofei sono sempre stati nell’indice di apertura di questo imperdibile capitolo nell’almanacco di ogni stagione di Serie A. Tante volte da questo scontro sono passati punti o gol pesanti (proprio l’anno scorso Inter e Juventus si ritrovarono faccia a faccia in Supercoppa e nella finale di Coppa Italia: entrambe poi finite nelle mani nerazzurre).

La momentanea e sorprendente situazione di classifica, tutt’altro che positiva per gli standard ai quali eravamo stati abituati, ci conduce a tutt’altre riflessioni. Vincere significherebbe riaprire uno spiraglio di speranza verso lo Scudetto e nulla di più. E’ una sfida che pesa ma non troppo considerando le altre 25 che restano alla fine del campionato”, dice sempre Inzaghi. “Soffriamo gli scontri diretti? I numeri dicono questo e non possiamo negarlo. Però è anche vero che contro Barcellona e Bayern abbiamo dato le risposte che tutti cercavano, compresi noi”. Insomma di parole tra Inzaghi e Allegri ne sono state dette abbastanza, ora spetta ai giocatori contribuire alla magia confermando la storia e l’onore di un partita del genere.