Dopo il pesante 3-0 venerdì sera con la Norvegia, l’Italia è finita nuovamente sotto accusa imponendo alla Federazione delle riflessioni in merito all’operato di Spalletti.
In caso di addio del c.t. in pole ci sarebbe Claudio Ranieri, seguito da Stefano Pioli come possibile alternativa.
Spalletti in bilico

Il deludente europeo dello scorso anno concluso con l’eliminazione agli ottavi aveva fatto traballare la panchina del tecnico toscano, che però era riuscito a trasmettere segnali positivi in Nations League come nel 3-1 con la Francia a settembre 2024.
La debacle di Oslo ha nuovamente complicato la posizione dell’ex Napoli e non va escluso un suo esonero.
Al tecnico certaldese viene contestato un gruppo passivo in campo e molto disunito.
Ranieri, l’uomo delle imprese

Dopo aver insegnato calcio in tutta Europa e il capolavoro Leicester campione d’Inghilterra nel 2016 lo ha dimostrato, il classe ‘51 ha compiuto un altro miracolo alla guida della Roma in questa stagione.
Al suo arrivo i giallorossi erano una squadra in alto mare, al dodicesimo posto in classifica e con due allenatori esonerati.
L’ex Cagliari ha lavorato intensamente portando i capitolini a giocarsi la Champions League all’ultima giornata, poi però sfuggita per un solo punto.
Gruppo da ritrovare
La scelta dell’allenatore romano garantirebbe un’ottima gestione dello spogliatoio e la valorizzazione dei giocatori, caratteristiche che servirebbero alla Nazionale per tornare competitiva come nell’Europeo del 2021.
Emblematico il rifiuto di Acerbi che non rispondendo alla convocazione, ha testimoniato come l’attuale tecnico azzurro non abbia il pieno appoggio di tutti i giocatori.
Mondiale in salita
Il primo posto nel girone al momento occupato dalla Norvegia, consentirebbe l’accesso diretto ai mondiali 2026.
Dunque in caso di arrivo in seconda posizione momentaneamente occupata da Israele, Donnarumma e compagni giocherebbero i playoff che però vanno evitati dopo le esperienze con Svezia e Macedonia del Nord.
All’Italia servirebbe vincere tutti i restanti match e sperare perché in caso di arrivo a pari punti con i norvegesi, il criterio decisivo sarebbe la differenza reti con la squadra di Haaland in netto vantaggio a +10 rispetto al nostro -3.
In attesa di capire chi ci sarà sulla panchina azzurra, le attenzioni sono rivolte alla gara con la Moldova da non sbagliare assolutamente.
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