Sotto l’albero di Natale i tifosi dell’Inter speravano di trovare la firma sul rinnovo di Skriniar, ma così non è. Il difensore slovacco non ha ancora dato una risposta definitiva al pressing dei dirigenti di Viale della Liberazione, e l’ottimismo delle scorse settimane ha lasciato spazio a un crescente pessimismo.
La sensazione è che dietro alle mancate risposte del numero 37 ci siano le offerte del PSG, il cui interessamento non è certo una notizia di oggi, visti gli assalti dell’ultima estate. L’offerta nerazzurra si aggira sui 6,5 milioni, quella parigina tra i 9 e i 10, con onerosi bonus alla firma; oggi Skriniar si trova ad un bivio, tra l’amore verso la maglietta nerazzurra, iniziato sin dal giorno 0, dopo il suo arrivo dalla Samp, o seguire una strada diversa, accettando la corte multimilionaria dalla Tour Eiffel.
Le parole di Inzaghi
“Il campionato è una novità per tutti in questa causa, noi allenatori sappiamo che Spalletti ha fatto qualcosa di straordinario e che ha amplificato ancora di più gli errori delle altre squadre, a partire dall’Inter. Scudetto? Ci credo ancora“, ha detto Inzaghi. Crocevia della rincorsa sarà la sfida del 4 gennaio, che spalancherà la Serie A del 2023, con una sfida al Napoli pronta a regalare spettacolo, con i nerazzurri chiamati all’impresa per riaprire i discorsi tricolore, e con i partenopei pronti a ricominciare come avevano lasciato, ovvero svolgendo il ruolo di autentico rullo compressore.
“Il distacco si è ampliato perché il Napoli è riuscito in quello dove in Europa nessun’altro è riuscito, possiamo solo fare i complimenti“. Questo evidenziando come le mancanze e i limiti delle altre squadre siano state messe in evidenza da una squadra super: basti pensare come un anno fa la prima in classifica dopo 15 giornate, sempre la squadra di Spalletti, avesse 36 punti, oggi ne ha 41, con maggiori consapevolezza grazie alla vittoria nel girone di Champions e ai big match vinti, a partire dalla vittoria di San Siro contro il Milan.
Inzaghi conta di ritrovare Lukaku nella sfida del 4 gennaio: il belga è tornato titolare nell’amichevole contro la Reggina, andando pure in gol; al suo fianco uno tra Dzeko, Mkhitaryan e Lautaro, con il primo unico attaccante restato ad Appiano durante il Mondiale, e il secondo provato più volte da seconda punta.