I nerazzurri, usciti con le ossa rotte da Firenze, sembrano accusare il triplo impegno. Ecco le cause
La sconfitta dell’Inter contro la Fiorentina è a mani basse la peggior prestazione fornita dai nerazzurri sotto la gestione Inzaghi. Una squadra così arrendevole e poco famelica non si era mai vista da quando il “Demone” siede sulla panchina della Beneamata. I ragazzi sembrano essere molto in difficoltà a causa di questo calendario che non lascia respiro e che richiede una rosa ben coperta in tutti i ruoli. La favola delle “2 squadre” raccontata per molto tempo oggi non trova il lieto fine, ma rivela alcuni aspetti che forse non tutti avevano notato.
Inter, occhio all’avanzare del tempo
La grande stanchezza che è apparsa agli occhi di tutti nel match perso a Firenze ha come principale causa l‘età avanzata di molti elementi in campo ed in rosa. Sono infatti 11 i giocatori nel roster nerazzurro che vantano 30 anni o più sulla carta d’identità e questo è un aspetto da non sottovalutare. Tra cali di forma fisiologici e naturali e continui infortuni molti elementi tra questi sono venuti a mancare, costringendo altri a strafare e sforzare il loro fisico.
Questa situazione parte però da più lontano, precisamente dalla gestione Zhang. Date le difficoltà economiche dell’Inter in quel periodo i colpi a zero di giocatori ultratrentenni sono diventati sempre più un’arma per i nerazzurri, che hanno costruito le loro fortune su giocatori come Dzeko, Calhanoglu e Mkhitaryan. Questi colpi hanno garantito un rendimento immediato, ma non in ottica futura. Avere tanti interpreti che hanno superato la trentina e non integrare la rosa con rinforzi giovani e pronti sta portando l’Inter ad avere questo tipo di problemi. Per questo prima o poi ci si aspetta un mercato importante con innesti in molte zone del campo.
La brutta sconfitta dell’Inter a Firenze dovrà essere una spinta per un gruppo che deve dimostrare di non essere alla fine di un ciclo. La sensazione è però che per molti questa stagione sia un “ultimo ballo” prima di prendere la via che porta al ritiro dallo sport che tutti amiamo. Starà al Mister e ai ragazzi dimostrare che questa squadra può dare ancora tanto, sperando in un mercato che ringiovanisca ad alzi la qualità.
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