È inutile girarci attorno, l’eliminazione dalla Champions di martedì ha portato dispiacere e rammarico per l’Inter che ha avuto fino all’ultimo la possibilità di compiere l’impresa. Tuttavia, nelle parole e negli occhi dei protagonisti e dei tifosi è emerso orgoglio per una prestazione ed un risultato, che nonostante l’eliminazione rimarranno impressi nella storia recente dei neroazzurri. Se l’impegno di coppa può aver tolto qualche energia oltre che De Vrij e Brozovic alla squadra di Inzaghi, allo stesso tempo ha portato tanta consapevolezza dopo un periodo di stagione molto complicato. Per questo, l’Inter va a Torino a caccia di conferme dopo le vittorie con Salernitana e Liverpool, per lasciarsi definitivamente alle spalle un febbraio difficile e ritornare a brillare per un finale di stagione decisivo. In particolare, le prossime tre partite con Torino, Fiorentina e Juventus saranno complesse e fondamentali. Ora però non bisogna guardare troppo avanti perché c’è da concentrarsi sul presente che si chiama Toro. La squadra granata non vince da 5 partite e sta attraversando uno dei momenti più complicati di una stagione nel complesso positiva, soprattutto se messa a confronto con quelle precedenti. Nel match d’andata, la squadra di Juric fece faticare un’Inter che in quel periodo di grande forma era solita dominare le partite, che però in quella dovette accontentarsi di una vittoria di misura e piuttosto sofferta. Il pressing alto Juriciano uomo contro uomo dei granata fece faticare i neroazzurri soprattutto nelle uscite palla al piede, che saranno una chiave del match. Se l’Inter dovesse riuscire a scavalcare le prime linee del pressing del Toro, avrebbe la possibilità di trovare spazi d’attaccare, come successo ad esempio in occasione del gol di Dumfries nella partita d’andata. Da questo punto di vista, la doppia sfida con il Liverpool, maestra del pressing, può essere stata un’utile lezione per Inzaghi in vista di Juric.

Per quanto riguarda la formazione, l’assenza dell’ultimo minuto è quella di Brozovic che ha lasciato il ritiro di Appiano Gentile per l’affaticamento al polpaccio destro che lo aveva fatto uscire nella sfida di mercoledì, nonostante gli esami avessero dato esito negativo. Per il resto, Inzaghi si affiderà ai suoi fedelissimi ad eccezione ovviamente del croato e di De Vrij, che verosimilmente dovrebbe rientrare dopo la sosta per il derby d’Italia. A sostituire l’olandese in difesa ci sarà D’Ambrosio con Skriniar, MVP del match di Anfield, flottato al centro della difesa per la sfida nella sfida con Belotti, in grande spolvero ultimamente. A centrocampo si rivede Barella dopo la squalifica scontata mercoledì ed al posto di Brozovic dovrebbe esserci Vecino nelle vesti di vertice basso. Per l’uruguaiano ci sarà l’opportunità di partire titolare dopo dei mesi non semplici nei quali non è riuscito a scalare le gerarchie nel centrocampo interista. Sulla sinistra, Gosens è pronto per partire dal 1’ e non è escluso che l’esordio avvenga proprio col Torino, anche se Perisic sembrerebbe essere favorito per il posto da titolare. Davanti, dopo essersi riposato per tutta la partita di Champions, torna Dzeko a far coppia con Lautaro, in cerca anche lui di conferme. Il Toro nelle partite col Toro vede rosso (4 gol ed un assist nelle ultime 5 sfide) e dopo la tripletta alla Salernitana ed il gol straordinario al Liverpool vuole confermarsi ritrovato prima di un finale di stagione nel quale dovrà essere protagonista.

PROBABILI FORMAZIONI:

TORINO (3-4-2-1): Berisha; Djidji, Bremer, Rodriguez; Singo, Lukic, Mandragora, Vojvoda; Pobega, Brekalo; Belotti; All. Juric.

INTER (3-5-2): Handanovic; D’ambrosio, Skriniar, Bastoni; Dumfries, Barella, Vecino, Calhanoglu, Perisic; Dzeko, Lautaro; All.Inzaghi.

Copertina realizzata da: @fabionieroazzurro