L’amministratore delegato dell’Inter, Beppe Marotta, parla del momento difficile dei nerazzurri a margine di un evento RCS: il dato che emerge da questo inizio di stagione è assolutamente allarmante, con la squadra di Inzaghi che ha perso quattro scontri diretti su quattro (Lazio, Milan, Roma e Juventus), che ha la peggior difesa in trasferta (16 gol subiti in 7 partite) e con la vetta che dista già 11 punti.
Lo ammette lo stesso dirigente ex-Juventus: “Non guardo mai le statistiche, ma in questo caso sì: troppi gol e quattro sconfitte esterne ci devono imporre profonde riflessioni. Siamo l’Inter, non siamo abituati. Serve una analisi interna e un percorso approfondito. In casa abbiamo subito solo 3 gol”, aggiungendo poi come sia necessaria una scossa, richiesta ad Inzaghi, alla squadra e a tutto lo staff tecnico di cui è egli stesso responsabile.
É un’Inter double face
Analizzando i match dell’Inter è impossibile non cogliere una differenza abissale tra la proposta europea dei neroazzurri e quella del campionato: mentre in Champions abbiamo visto una squadra coraggiosa, cinica e capace di passare il gruppo della morte, in campionato si sono visti solo sprazzi di quell’undici coraggioso e tenace che non ha mollato nemmeno sull’1-0 del Barcellona, al Camp Nou, ma si è sempre vista una squadra troppo arrendevole per poter competere per il titolo.
Gli infortuni non hanno aiutato
É anche vero che la situazione dell’infermeria non ha aiutato Inzaghi, che si è visto privare del leader del 2020/2021, Lukaku, ai box praticamente da fine agosto, se non per gli spezzoni contro Viktoria Plzen e Sampdoria, e del leader del 2021/2022, Brozovic, ai box da inizio settembre, rientrato solo nel finale di Torino.
D’altra parte, però, anche le altre big hanno avuto vari infortuni: la Juventus è stata priva di Chiesa fino a domenica, Di Maria non è continuo e pure Vlahovic non sta bene, Maignan è fuori da due mesi e il Napoli, corazzata quasi inarrestabile di questo inizio di campionato, non si è fermata nemmeno con gli infortuni di Osimhen e Rrahmani.
Ora serve chiudere bene
Per la squadra di Inzaghi sarebbe vitale chiudere nel migliore dei modi questo 2022, anche se non sarà facile: il Bologna e l’Atalanta sono due delle squadre più in forma del campionato, nonostante la sconfitta dei bergamaschi contro il Napoli nell’ultima giornata, e servirà la migliore versione dell’Inter per strappare più punti possibili, sia per scongiurare possibili ribaltoni che per guardare alla seconda parte di stagione con maggiore fiducia.