Derby time, e che derby! La stracittadina milanese ha abituato i tifosi di Inter e Milan a grandi duelli in grandi palcoscenici: dalle finali di Coppa Italia e Supercoppa italiana del ’76 e del 2011, agli scontri in Champions del 2003 e del 2005, passando per tantissime altre sfide cruciali nelle corse scudetto. Raramente, però, le due milanesi si sono date battaglia su più fronti in tutto l’arco della stagione come sta avvenendo quest’anno: atto finale della corsa scudetto in cui le due sono protagoniste insieme al Napoli.
In Coppa Italia si riparte dallo 0-0 dell’andata, semifinale che mette in palio non solo la finale dell’11 maggio ma anche un’iniezione di fiducia per il finale di stagione, oltre che la possibilità di minare le certezze dell’avversario. Da qui ad un mese Inter e Milan si giocano tricolore e Coppa Italia, uno sprint finale non adatto a cuori deboli!
Difficile stabilire un favorito, come sempre d’altra parte per un derby, ma senz’altro il Milan parte con il vantaggio di avere due risultati su tre a propria disposizione per raggiungere la finale di Roma (ad eccezione dello 0-0 che manderebbe la partita ai supplementari). La regola del fattore campo, persistita anche quest’anno nella competizione, ha fatto tanto discutere a tal punto che dall’anno prossimo sarà abolita, come avvenuto nelle competizioni UEFA. Oggi, però, è ancora presente e la squadra di Pioli ne può beneficiare in virtù del risultato dell’andata. L’Inter, dal canto suo ha messo in luce una migliore condizione nelle ultime uscite e dall’ultima pausa nazionali sta facendo meglio dei cugini.
LATO INTER, SOLO LA VITTORIA:
Il momento in cui la squadra di Inzaghi arriva a questo appuntamento è l’opposto di quello in cui arrivò alla sfida d’andata del primo marzo. Allora l’Inter era reduce da un febbraio disastroso in cui aveva perso tutto il vantaggio accumulato nei mesi precedenti in campionato, a partire proprio dal derby perso 1-2. Oggi i neroazzurri hanno ritrovato consapevolezza a partire dalla vittoria contro la Juventus che ha voltato l’inerzia di una stagione che sembrava perduta. Raggiungere la finale di Coppa Italia significherebbe consolidare le recuperate certezze, oltre che ritrovare un appuntamento che manca da ormai 11 anni. Una vittoria, insomma, aiuterebbe su tutti i fronti e colpirebbe pesantemente i cugini che dal canto loro stavano vivendo un periodo non semplice a seguito dei pareggi con Bologna e Torino, interrotto dall’ultima vittoria casalinga sul Genoa.
Per centrare l’obiettivo, Inzaghi dovrebbe affidarsi ai suoi fedelissimi, con il ritorno di De Vrij al centro della difesa dopo l’ottima parentesi di D’Ambrosio a La Spezia. In mezzo al campo Barella, Brozovic e l’attesissimo ex di giornata, Calhanoglu. Sulle fasce confermati Dumfries e Perisic. Davanti ritorna titolare Lautaro dopo il gol del Picco che può averlo sbloccato a seguito di un periodo complicato. Il Toro ha colto l’occasione per scacciare tante voci di mercato che c’erano su di lui nell’ultimo periodo ed ora è a caccia di una rete che potrebbe farlo riscattare completamente in vista di un finale di stagione in cui ce lo si aspetta protagonista.
Probabile formazione INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Dumfries, Barella, Brozovic, Calhanoglu, Perisic; Dzeko, Lautaro; All. Inzaghi.
LATO MILAN, TESTA ALLA COPPA:
“Non cambierà l’inerzia del campionato, ma ormai siamo qui per provarci anche in Coppa Italia e daremo il massimo” ha detto Pioli a seguito della vittoria con il Genoa, con il tecnico rossonero che quindi punta gli occhi esclusivamente alla Coppa senza fare ragionamenti in ottica campionato. Nonostante queste sue dichiarazioni va anche detto, però, che il Milan a tratti in questa stagione si è rivelata una squadra emotiva capace di volare sulle ali dell’entusiasmo nei momenti positivi, ma anche incapace di reggere la pressione in quelli negativi. Raggiungere la finale aiuterebbe i rossoneri a cancellare completamente la delusione per i due pareggi di fila con Bologna e Torino che hanno rimesso più che mai in discussione la corsa al titolo e interrompere bruscamente il momento di ripresa dei cugini con cui in un mese il Diavolo si gioca tutto. L’ultima motivazione (non per importanza) per cui strapparsi un biglietto per la finale di Roma è fondamentale, è l’astinenza da trofei del Milan che dura dalla Supercoppa Italiana del 2017 e che va al più presto colmata. Gli ultimi giorni sono stati movimentati in casa rossonera a causa delle continue voci riguardanti la possibile cessione del club al fondo arabo Investcorp. L’argomento è stato trattato dall’allenatore nella conferenza prepartita che ha detto “Non ne abbiamo parlato e nulla ci farà deconcentrare dall’obiettivo stagionale. Abbiamo un club solido e una società che ci è vicina e ci sostiene sempre…” a conferma del fatto che oggi bisogna solo pensare al presente che si chiama derby.
Pioli arriva a questa sfida con dei dubbi di formazione legati all’ormai difficile recupero di Calabria che fino a domenica non si è allenato con il gruppo e che dovrebbe dare forfait. In caso di assenza del terzino italiano, a destra dovrebbe giocare Kalulu con Gabbia centrale di difesa a far coppia con Tomori. In mediana confermati Bennacer e Tonali. A destra Messias dopo il gol al Genoa è in vantaggio su Saelemaekers nel trio con Kessié e Leao alle spalle di Giroud.
Probabile formazione MILAN (4-2-3-1): Maignan; Kalulu, Gabbia, Tomori, Theo Hernandez; Bennacer, Tonali; Messias, Kessié, Leao; Giroud; All.Pioli.