Nella testa dei calciatori dell’Inter risuona ad altissimo volume l’inno della Champions League, se ci fosse la possibilità tutti vorrebbero teletrasportarsi direttamente al do Dragão di Porto ma bisogna prima passare da La Spezia. I bianconeri di Semplici aspettano la truppa di Inzaghi per giocare un match dall’esito tutt’altro che scontato, se consideriamo le difficoltà mostrate con le squadre di più bassa lega.
Inzaghi presenta Spezia-Inter
“Ci aspetta una gara difficile, contro una squadra con un obiettivo preciso e fresca del cambio di allenatore”, così ha presentato la sfida proprio Inzaghi. Ormai un dato di fatto la differenza di rendimento a San Siro e in trasferta per una squadra che stringe comunque i denti e difende il meritato secondo posto con il giusto spirito, come riferito anche dal tecnico di Piacenza.
Dubbi solo nella scelta della formazione: l’appuntamento stellare in Portogallo potrebbe infatti far tornare Handanovic tra i pali e De Vrij al posto di Acerbi. A centrocampo invece potrebbe rivedersi dal 1′ Brozovic, da capire ancora se per Calhanoglu o per un Mkhitaryan riscoperto goleador, dietro ad un tandem tutto da decidere ma che quasi sicuramente vedrà Lukaku partire subito. “Sappiamo il valore di Romelu – dice il mister – che arriva da un periodo problematico e che continua a dare ottimi segnali anche in allenamento. Ha segnato al Porto e vogliamo che continui ad alzare la condizione”.
Si perdono pezzi basta che non siano punti, non tanto per uno scudetto ormai praticamente irraggiungibile, quanto per restare ancorati alla tanto fondamentale zona Champions, per tornare al discorso iniziale, che per l’Inter rappresenta la vera boccata d’aria. Obiettivo a cui tutti sono chiamati a partecipare, Lukaku in primis, sul quale lo stesso Inzaghi ripone gran parte delle speranze. Enigmi, intrighi e voglia di Europa per un’Inter che festeggia 115 anni dalla fondazione sognando di restare tra le stelle.