In un’estate infuocata, un altro grattacapo si aggiunge nelle menti dei dirigenti nerazzurri. Dopo la fine della famosissima collaborazione con Pirelli, che è stata sponsor di maglia dei nerazzurri per 26 anni, l’Inter, nell’ottica di un processo di crescita a livello economico ha cambiato sponsor di maglia. Nella scorsa stagione a prendersi la scena sulla divisa nerazzurra è stata Socios.com. In questa invece l’Inter ha trovato un accordo molto fruttuoso per le casse societarie con Digitalbits, azienda di criptovalute californiana che già nella scorsa stagione era stata sponsor di manica dei nerazzurri. L’intesa è stata trovata sulla base di 85 milioni di dollari per una durata di 4 anni.

Stando alle ultime notizie, Digitalbits, non avrebbe rispettato gli impegni economici presi coi nerazzurri. Il noto ed autorevole quotidiano economico-finanziario italiano, il Sole 24 Ore, avrebbe riportato come da quando la criptovaluta sviluppata da Al Burgio, sia passata da essere sponsor di manica a main sponsor, avrebbe ritardato dei pagamenti, tanto da spingere la stessa inter a prendere dei provvedimenti. 

Dalle parti di via della liberazione non arrivano né conferme né smentite ufficiali, ma più fonti hanno confermato la veridicità del fatto. I nerazzurri inoltre hanno agito cancellando tutti i riferimenti a Digitalbits sul sito ufficiale del club e si mormora anche che non saranno presenti riferimenti alla cripto nei banner pubblicitari già dalla partita del 30/07 contro il Lione.

I motivi di questi mancati pagamenti potrebbero essere conseguenti al fatto che la cripto XDB ha visto diminuire il suo valore in maniera vertiginosa nell’ultimo anno, passando da un valore massimo di 1,03 $ a 0,038718 $; un valore inferiore del 96,24%. Questa importante riduzione di valore potrebbe aver portato ad una conseguente diminuzione di liquidità nelle casse della società californiana.

Dopo le indiscrezioni del Sole 24 ore però, fonti molto vicine al club neroazzurro avrebbero confermato all’ANSA che Inter e Digitalbits starebbero già lavorando per risolvere questo problema. I mancati pagamenti, infatti, non dovrebbero riferirsi al bilancio appena chiuso, ma a quello che si chiuderà il prossimo 30 giugno, dando alle parti tutto il tempo di trovare una soluzione, magari complice una risalita del mercato delle criptovalute. 

La speranza, ovviamente è che tutto possa risolversi nel migliore dei modi per entrambe le parti. 

Un’ipotetica rottura del rapporto potrebbe portare a scenari alquanto negativi per i nerazzurri che perderebbero i profitti già preventivati alla stipulazione del contratto di sponsorizzazione e dovrebbero sedersi di nuovo al tavolo delle trattative con un nuovo sponsor che, come accade nei casi in cui c’è necessità di chiudere, punterebbe al ribasso e quindi potrebbe non garantire gli 85 milioni che aveva garantito Digitalbits.

Ricordiamo infine, che la criptovaluta californiana è già da oltre un anno main sponsor della Roma, attraverso un contratto triennale superiore ai 35 milioni (85 quelli dell’inter). Dalle parti della capitale però non sono ancora arrivate segnalazioni in tal senso.