La campanella d’allarme risuona nei corridoi di Appiano Gentile, mentre il prof Inzaghi si siede in cattedra e chiede silenzio: urge un’altra lezione prima dell’esame di Italiano. Tornare a scuola è ciò che può salvare i nerazzurri dopo la presunta corrida di Torino finita per rivelarsi nient’altro che l’ennesima crisi esistenziale in una stagione ricca di alti e bassi. Spenta, stanca e poco lucida, insomma, solo un lontano ricordo dell’Inter vista contro Salernitana e Liverpool.
Intanto Milan e Napoli ringraziano, loro le uniche migliori della classe che confermano di volersi laureare con il massimo dei voti. Il tempo è poco, le distrazioni troppe: poco più a Nord c’è un Lukaku spaventato dal futuro, in stile Vidal per intendersi, mentre in casa Inter la situazione non sembra migliore. Ancora allarme rosso per Brozovic che più di tutti ha pagato la gita ad Anfield. L’infortunio non mette pace e la consapevolezza della sua importanza in campo cresce, ma sul rinnovo non c’è dubbio.
Inzaghi però vuole la testa bassa a fissare il foglio, magari quello dei precedenti, dove viene ricordato che dal 2001 in avanti i nerazzurri hanno vinto 16 volte su 19 contro la Fiorentina: miglior preda a San Siro in questo periodo. Dunque, non c’è tempo per le distrazioni, tutti in silenzio che il maestro è entrato in aula: l’esame sta per cominciare!