L’Inter parte per l’Arabia con una fiducia da 3 punti, trascinato dalla garra di Lautaro Martinez che ancora una volta indossa i panni dell’eroe e trascina i suoi verso una vittoria dal peso doppio. Il Napoli vola, e affossa la Juventus, il Milan frena anche a Lecce e i nerazzurri sfruttano la scia per rientrare nel gruppone delle pretendenti al titolo. La prima spunta verde nella to-do list è stata segnata, ora manca quella della Supercoppa del 18 gennaio a Riyad.
Ordinaria amministrazione è la parola chiave della vittoria contro il Verona: l’Inter ha capito gli errori commessi a Monza e nell’esordio in Coppa Italia e rimedia senza troppe difficoltà. Neanche la situazione infortuni rovina i piani: Brozovic e Lukaku ancora fuori per infortunio, Barella entra nel secondo tempo mentre Calhanoglu riconquista il posto nel nucleo del sistema. I nerazzurri segnano ma soprattutto mantengono il vantaggio, la difesa risponde bene ai pochi stimoli e i 3 punti sono bottino meritato per Inzaghi. Gol, punti e polemiche, come a Monza, anche contro la truppa di Zaffaroni c’è qualcosa da recriminare all’arbitro: il pallone deviato in corner con il braccio da Hien porta lavoro al Var che nega il calcio di rigore, ancora dubbi interisti per l’ennesimo episodio dubbio che avrebbe potuto chiudere subito il match.
Un, dos, tres…Lautaro
C’era la paura che la luce di Lautaro si spegnesse tutta al Mondiale ma la vittoria non ha fatto che ricaricare le sue energie e restituire un giocatore più maturo e forte. L’argentino non si ferma più: ottavo centro stagionale solo in campionato, terzo consecutivo se contiamo anche la Coppa Italia. Il Toro sembra finalmente aver trovato la cura al mal di gol che lo aveva disturbato soprattutto nella prima parte di stagione e ora non accenna il minimo segnale di cedimento. Corna lucide, tacchi sbattuti a terra e voglia di caricare, quest’Inter sembra inarrestabile.