Romelu LukakuRomelu Lukaku

Lukaku e l’Inter, due unità separate che insieme sprigionano una forza sovrumana. L’obiettivo è dimostrare che il gigante belga non è tornato a Milano, ma che non se n’è mai andato. Come vi abbiamo già anticipato proprio in estate, il Chelsea ribadisce la volontà di aprire al rinnovo del prestito per un altro anno. I nerazzurri però, sperano di poter rinegoziare nettamente al ribasso gli 8 milioni + 4 di bonus spesi la scorsa estate, approfittando di questo suo momento down (soprattutto fisico) che non può garantire sulla massima resa futura dell’attaccante ma sempre con la consapevolezza e la fiducia nelle sue qualità.

La stagione del perdono più che del riscatto è iniziata male, anzi malissimo. Le promesse di riportare lo scudetto, di cucire personalmente la seconda stella sul petto dei compagni, di tornare e riprendersi il trono che lui stesso aveva lasciato scoperto, spezzate da un amaro scherzo del destino che l’ha messo k.o. per circa tre mesi.

Il gol con il Lecce aveva illuso, l’assist a Lautaro contro lo Spezia aveva meravigliato, c’era la speranza che tutto fosse tornato come prima. Poi il buio più totale, l’interruttore si è spento a Roma contro la Lazio, quando Lukaku era stato sostituito ancora prima che la macchina di Inzaghi si inceppasse. Sconfitta con 3 gol e infortunio, in allenamento giorni dopo, proprio del 90. Un risentimento muscolare alla coscia sinistra, poi degenerato col tempo, al punto da vincere anche l’intramontabile desiderio di tornare e dimostrare che il suo non era un inganno a società e tifosi.

Adesso questa possibilità non è più remota, l’infortunio è ormai alle spalle e Lukaku è di nuovo al centro delle idee dell’Inter come del Belgio. Il suo mondiale è finito anticipatamente, senza noie muscolari e questo è ciò che più tranquillizza la Milano nerazzurra. Neanche la delusione, poi trasformata in rabbia scaricata contro il plexiglass della panchina per i gol sbagliati contro la Croazia, sembrano disturbare i sonni. L’ha già superata, qualche giorno di vacanza poi testa bassa e al lavoro ad Appiano Gentile.

Lukaku e Inter, together forever

Lukaku è tornato e vuole restare, stavolta davvero. Ha capito che il Chelsea è ormai parte del suo passato e che quella rivincita personale tanto desiderata, è impossibile da prendere. Con Tuchel il rapporto non è mai sbocciato e neanche i 13 gol segnati sono bastati a far cambiare idea ai tifosi. Anche questo ha aiutato e forse convinto l’Inter a puntare dritto sul ritorno, con sacrifici importanti.

Il Chelsea, dal canto suo, ha colto la palla al balzo e favorito le parti ma ora sembra disposta a farlo ancora. Sa che a Milano hanno più bisogno di Lukaku di quanto ne abbiano a Londra ed è consapevole del rischio minusvalenza (trovare un club disposto a spendere circa 70 milioni per il cartellino). E quindi sì al rinnovo del prestito, cosa che conviene ad entrambi ma soprattutto ai nerazzurri se si dovesse arrivare alle condizioni dettate proprio in Via della Liberazione.