Lautaro e Buffon, uno fa gol e l’altro lo nega. Essere campioni del mondo fa la differenza anche in match apparentemente semplici come questi. A Inter e Parma non bastano i canonici 90′ per decidere chi continuerà a scrivere la storia della Coppa Italia ma alla fine, come da tradizione, sono i nerazzurri a spuntarla ai supplementari. Lautaro apparecchia, Acerbi rifinisce e la squadra di Inzaghi vola ai quarti.
Compiuta la missione riscatto post Monza. Persino l’amministratore delegato Marotta aveva ribadito l’amarezza per l’episodio del gol annullato ad Acerbi, poi dimenticato dal suo colpo di testa che ha chiuso i giochi e spento i sogni di gloria gialloblù. Qualche difficoltà ad ingranare nei primi minuti e il gol da cineteca di Juric, subentrato per infortunio di Man, a far capire ad Inzaghi come servissero le maniere forti. Terapia d’urto superata a pieni voti, contro le assenze e le avversità di un momento in cui sembra mancare la luce per illuminare la via della redenzione. Ora il Milan è avvisato, prima si sbrigherà la pratica Verona, di nuovo a San Siro, poi l’attenzione sui cugini e sulla Supercoppa in terra araba sarà massima: parte del riscatto nerazzurro passa proprio dal mettere le mani sul primo trofeo.
San Siro calma l’Inter e abbraccia Skriniar
L’Inter si sente a casa, al Meazza la storia che viene raccontata ha sempre il lieto fine. In campo come fuori, dove i tifosi cercano costantemente di improvvisarsi autori modificando a loro piacimento, o almeno ci provano, alcuni passaggi. “Skriniar: resta a Milano, sei il nostro capitano!”, si legge sullo striscione issato sulla Curva Nord che mai ha fatto mancare il proprio affetto e calore al 37 slovacco. La paura di un suo passaggio al PSG riesce quasi a distogliere l’attenzione dalle questioni di campo, ecco perché Marotta richiama all’ordine e ricorda che bisogna concentrarsi sulle partite che verranno, magari perché anche lui spera che i successi possano tradursi in certezze di voler continuare a scrivere la propria storia insieme e indossando la stessa maglia. L’Inter vince, lo fa con Skriniar in campo: applausi a scena aperta ma tutti seduti che lo show è solo all’inizio.