I muscoli del capitano hanno colpito il diavolo smarrito che non trova più la retta via, c’è chi esce dal Meazza con nuove certezze e chi si deve guardare allo specchio per capire cosa stia succedendo.

Le due squadre si sono presentate al Derby di Milano con diversi stati di animo e i 95 minuti in campo non hanno cambiato le situazioni all’interno dei due spogliatoi: l’1-0 firmato Lautaro sta stretto ai nerazzurri, autori di un’ottima partita, in un buon 2023, macchiato solo dal passo falso contro l’Empoli; il Milan di Pioli, invece affronta la stracittadina dando in campo la peggior versione di sé ed uscendo con le ossa rotte dalla partita.

Inter: bella vittoria ma ci saranno dei rimpianti. Lukaku, ci siamo quasi

La squadra di Inzaghi batte per la prima volta il Milan in campionato e conferma quanto di buono fatto in questo inizio di 2023: i meneghini sono stati in grado di sconfiggere il Napoli, impresa non riuscita ancora a nessun altro in campionato, di battere l’Atalanta, forse la squadra più in forma del campionato, nonostante la sconfitta di Reggio Emilia, e di battere per ben due volte i Campioni d’Italia, la prima volta a Riyadh, arricchendo la bacheca di una Supercoppa, la seconda nella serata di San Siro, non riservando agli avversari neanche la gioia di tirare verso la porta.

A questo punto, guardando la classifica, non si può non pensare a come sarebbe evoluta la stagione se il tecnico piacentino avesse avuto sempre a disposizione Lukaku e Brozovic, trascinatori nelle ultime due stagioni, ma anche cosa sarebbe successo se si fosse evitato di perdere così tanti punti ad inizio stagione, basti pensare alle rimonte di Roma e Udinese.

Oggi la squadra di Spalletti sembra imprendibile, anche per i grandissimi meriti dei partenopei, ma l’Inter deve comunque trovare motivazioni: assicurarsi il posto Champions non è scontato, portare a casa un’altra Coppa Italia non sarebbe male, e possibilmente andare più avanti possibile in Champions, che gioverebbe non poco ai conti.

La speranza di Inzaghi e dei tifosi nerazzurri è che questa rincorsa agli obiettivi sia aiutata dai ritorni del numero 77 e del numero 90: entrati bene nella serata del Meazza, il belga ha persino sfiorato il gol, negato solo da un grande intervento di Tatarusanu; il croato, invece, ha dato qualità al centrocampo dell’Inter, ossigeno in una fase dove il Milan poteva iniziare a premere sull’acceleratore.

Milan: e ora?

Il momento sicuramente più buio per Pioli da quando è l’allenatore dei rossoneri: dall’87’ minuto della partita contro la Roma si è spenta la luce, e i Campioni d’Italia hanno inanellato 5 sconfitte nelle ultime 6, con un solo pareggio in casa del Lecce, dopo essere andati sotto di due reti.

La difesa che era un punto saldo è diventata un vero problema: 18 gol subiti nelle ultime 7, una media di quasi 3 a partita; il più criticato, Tatarusanu, ha salvato il salvabile contro l’Inter, negando almeno un paio di gol prima a Lautaro che a Lukaku, arrendendosi solo sulla deviazione di Kjaer.

Ma il vero dramma, sportivamente parlando, è come Pioli ha impostato la partita: un 3-5-2 improbabile, con Messias mezz’ala e Origi seconda punta, entrambi risultati impalpabili, con Leao e Brahim Diaz, due degli uomini che hanno svoltato gli ultimi derby vinti, in panchina, e un primo tempo senza neanche toccare il pallone nell’area di rigore di Onana, spettatore non pagante nella bolgia di San Siro.

I milanisti possono salvare solo la sconfitta di misura; se fosse arrivata un imbarcata in stile Sassuolo non ci sarebbe stato molto da opinare per i 75.000 che hanno riempito lo stadio di Milano.

Il posto Champions è a rischio

Adesso serve una inversione di rotta per evitare una clamorosa esclusione dalla Champions: Roma, Lazio e Atalanta stanno correndo; perdersi per strada sarebbe un peccato criminale, che metterebbe a rischio il bel progetto nato nel 2019, quando Maldini decise di chiamare Pioli in sostituzione del disastroso Giampaolo, proseguito poi prima con l’avvicinamento e poi l’allontanamento di Ragnick, e infine coronato con il ritorno in Champions e con lo Scudetto.

Il tempo per ritrovare la retta via è agli sgoccioli e le prossime partite in champions e campionato saranno decisive per capire come evolverà la stagione rossonera.

Entra a far parte del nostro gruppo telegram cliccando qui!

Clicca qui per restare aggiornato sulle ultime novità di calciomercato