Il Milan ha spento il fuoco nel suo inferno, il Diavolo ha perso la magia del suo forcone e ora non riesce più a colpire come nell’anno del ritrovato titolo. L’ultima giornata del girone d’andata termina con un altro capitombolo in casa Milan, a Roma contro la Lazio, i rossoneri soccombono 4-0.
Partita a senso unico: i biancocelesti dominano e si portano al terzo posto (a pari merito con Roma e Inter), la squadra di Pioli non riesce a reagire dopo la bruciante sconfitta di Ryad in Supercoppa contro i cugini. Milan spuntato, mai pericoloso, orfano di Theo Hernandez e vittima di Leao e company che non riescono mai a impensierire Provedel. La squadra di Sarri si dimostra cinica e brillante e confermano ufficialmente la crisi dei campioni d’Italia.
I numeri della crisi
Solo 2 punti in 3 partite in campionato, in mezzo la sconfitta nel derby arabo e la cocente eliminazione in Coppa Italia: la difesa balla e l’attacco non segna, lo scudetto ormai appare un miraggio e adesso sembra paradossale che la salvezza della stagione rossonera passi proprio per la competizione più prestigiosa, l’ottavo di finale di Champions League contro il Tottenham.
A due settimane dal derby di Milano, che in altri tempi e contesti sarebbe potuto essere lo spartiacque decisivo per definire la reale antagonista del Napoli, rischia concretamente di diventare una sfida mai banale ma di certo lontana da qualsivoglia fantasia. Diventano 24 le reti subite dal Milan, tante, troppe, per chi non subiva più di 4 reti in un match dal dicembre del 2019; adesso la testa sarà orientata alla sfida casalinga contro il Sassuolo, per ripartire dopo un girone con solo 4 punti in meno rispetto alla stagione 21/22 e prima di affrontare la stracittadina, in attesa di capire chi tra le due squadre di Milano tornerà a brillare per prima.