È tutto pronto per il debutto del fuorigioco semiautomatico; l’occasione giusta per testare questa nuova tecnologia sarà la sfida di supercoppa italiana del 18 Gennaio in Arabia Saudita e che vedrà in scena il primo derby dell’anno 2023 tra Inter e Milan.
Dall’acronimo S.A.O.T, Semi-Automated Offside Technology, il fuorigioco è già stato utilizzato dalla Fifa in occasione dei Mondiali in Qatar.
L’ad della Lega di Serie A, Luigi De Siervo ha dichiarato a riguardo: “È un giorno importante, siamo stati la prima lega al mondo ad avere la goal line technology, la prima ad avere il Var e ora la prima ad avere il fuorigioco semiautomatico”.
Anche il designatore degli arbitri Gianluca Rocchi ha voluto dire la sua a riguardo: “È uno strumento che ci permette di lavorare al top, abbiamo fatto molto training per arrivare preparati al girone di ritorno. La Supercoppa sarà un test molto importante”.
Non solo, ha proseguito il designatore: “È uno strumento che ci permette di sbagliare meno e di accorciare i tempi delle decisioni, ma serve una formazione di altissimo livello. Anche con l’avvento del semiautomatico resta però fondamentale l’aspetto umano nelle decisioni”.
Dopo la supercoppa tocca alla serie A
Dopo l’esame con la Supercoppa, sarà il turno della nostra Serie A nel week end del 27 gennaio quando andrà in scena la prima giornata di ritorno.
Nel corso di una conferenza stampa presso l‘International Broadcasting Center di Lissone, sede del Var, Andrea Butti, Head of Competitions della Lega Serie A ha voluto commentare l’introduzione del fuorigioco semi automatico: “È un passo avanti nella competizione, perché ci sarà maggior velocità nella decisione per la classe arbitrale. È uno strumento che consentirà di lavorare meglio, il tutto in pieno accordo con la Federazione”. Inoltre ha aggiunto: “Gli arbitri hanno già utilizzato offline la tecnologia nella prima parte di stagione, è una implementazione del protocollo Var e non servono ulteriori certificazioni”.
Come funziona il fuorigioco semi automatico
Con l’introduzione del S.A.O.T, Semi-Automated Offside Technology, in tutti gli stadi saranno necessarie l’installazione di dodici telecamere (otto in aggiunta a quelle previste dal broadcast) per il tracciamento dei giocatori e della loro ricostruzione tridimensionale.
Attraverso la tecnologia HawkVision, i 22 in campo saranno tracciati in 29 punti corporali, dalla punta del naso alla struttura della massa fisica, con un margine millimetrico di scarto. Grazie anche all’inserimento della linea dell’ultimo giocatore, sarà così possibile agevolare la decisione in tempi rapidi su situazioni di fuorigioco.
Sulla questione dei maxi recuperi
Ritornando sui maxi recuperi visti ai mondiali:”Siamo il paese europeo con i recuperi più alti, ma anche ai vertici di tempo effettivo, 54 minuti come la Premier League” e con due minuti di media sotto alla Champions League. Dobbiamo accelerare le riprese del gioco, i calci di rinvio, in parte i calci d’angolo. In certi calci di punizione si arrivano a perdere anche 2 minuti tra il fischio dell’arbitro e la ripresa del gioco”.
Attualmente in serie A vengono recuperati circa sette minuti e mezzo in media per gara; durante l’extra time l’8% dei risultati ha subito cambiamenti nel risultato oltre il 90′.
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