Continua il crollo del valore della criptovaluta di DigitalBits. Oggi si registra una perdita del 35% del suo valore sul mercato rispetto alla giornata di ieri, con una quotazione che si aggira intorno a 0,0102 dollari, avvicinandosi repentinamente ai minimi storici. In poco meno di un anno DigitalBits ha perso il 98% del suo valore.

In Italia gli accordi di sponsorship presi con la Roma non sembrano destare grosse problematiche, con pagamenti che sono stati regolarmente eseguiti. Diverso il discorso per quanto riguarda l’Inter con i mancati pagamenti e le frizioni degli ultimi giorni che stanno sollevando particolari criticità e dubbi sul futuro.

Il club nerazzurro si sta muovendo per limitare la visibilità del brand DigitalBits, togliendo i loghi della piattaforma dal sito web, dai cartelloni pubblicitari a bordocampo e dalle maglie della squadra femminile. Sulle divise Primavera, che inizialmente sembravano dover seguire la stessa sorte di quelle delle Woman, non si registrano novità. Agire sul brand delle maglie della prima squadra risulterebbe un’azione molto forte e per questo non si è ancora deciso di agire su questo fronte, ma non sono da escludere eventuali iniziative se dovesse persistere tale situazione.

Da segnalare che la piattaforma crypto ha pubblicato un aggiornamento del proprio Whitepaper, introducendo “nuove caratteritiche e funzionalità aggiunte alla blockchain di DigitalBits”. Sono arrivati aggiornamenti legati a quanto annunciato nell’evento di Montecarlo di fine luglio, tra cui l’App della Fondazione Principe Alberto II di Monaco, un’intera piattaforma e applicazione costruita sulla blockchain di DigitalBits, con un crypto wallet basato su DigitalBits, che sarà utilizzato in diversi modi per supportare le cause della fondazione del Principe di Montecarlo.

Ciò però non è bastato per ridurre le polemiche intorno a DigitalBits da parte degli utenti, che hanno criticato la piattaforma sia su Twitter che sul canale ufficiale Telegram.

Si tratta di iniziative e strategie che hanno l’obiettivo di far recuperare “terreno” alla cryptovaluta e risollevare le sorti del brand senza minare i rapporti commerciali in atto già stipulati, con l’Inter che sta alla finestra sperando in un’inversione di rotta.